Invasione Ucraina, Putin avverte l’occidente: “Cosa accadrà in caso di interferenze”. Come vi abbiamo raccontato in tempo reale, presidente russo ha annunciato l’operazione militare in Ucraina, proprio mentre il Consiglio di sicurezza dell’Onu era in corso e aveva da poco finito di parlare l’ambasciatrice americana. Vladimir Putin è apparso alle 4, ora italiana, in collegamento con la tv di Stato per annunciare un piano speciale con obiettivo «smilitarizzare» e «denazificare» l’Ucraina, ovvero una dichiarazione di guerra.
«Ho preso la decisione di un’operazione militare. L’operazione militare russa mira a proteggere le persone e le circostanze richiedono un’azione decisiva dalla Russia», ha annunciato Putin.
Subito dopo sono state sentite le prime esplosioni a Kiev e nelle altre città. L’esercito iniziava a invadere l’Ucraina con truppe anfibie a Odessa. Putin ha lanciato poi un messaggio a chiunque avesse intenzione «di interferire nelle operazioni». «Reagiremo», ha detto.
Non ha mai pronunciato la parola guerra, né invasione, e ha ribadito in tv che «non si tratta di una occupazione». «L’operazione militare russa mira a proteggere le persone e le circostanze richiedono un’azione decisiva dalla Russia», ha spiegato.
Invasione Ucraina, Putin avverte l’occidente
Nel suo discorso im presidente russo ha detto di voler «smilitarizzare e de-nazificare» l’Ucraina, invitando i soldati ucraini a deporre le armi e a tornare a casa, affermando che la responsabilità dello spargimento di sangue sarà nelle mani del «regime ucraino». «I vostri padri e i vostri nonni non hanno combattuto per poter aiutare poi i neo-nazisti», ha aggiunto.
E poi un attacco frontale alla Nato perché «un’ulteriore espansione e il suo uso del territorio dell’Ucraina sono inaccettabili» e perché «il suo comportamento è immorale». «Oggi, ritengo ancora una volta necessario tornare sui tragici eventi accaduti nel Donbass e sulle questioni chiave per garantire la sicurezza della stessa Russia. Parliamo di minacce che anno dopo anno, passo dopo passo, vengono create in modo rude e senza tante cerimonie da politici irresponsabili in Occidente nei confronti del nostro Paese».
Ovvero l’espansione del blocco Nato ad Est, «avvicinando le sue infrastrutture militari ai confini russi. È noto che per 30 anni abbiamo cercato con insistenza e pazienza di raggiungere un accordo con i principali paesi della Nato sui principi di una sicurezza uguale e indivisibile in Europa».
In risposta «alle nostre proposte, abbiamo costantemente affrontato o cinici inganni e bugie, o tentativi di pressioni e ricatti», mentre l’Alleanza del Nord Atlantico, nel frattempo, nonostante tutte le nostre proteste e preoccupazioni, è in costante espansione. «La macchina militare si muove e, ripeto, si avvicina ai nostri confini».
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