Il bilancio delle vittime è destinato a salire dopo il potente sisma di ieri in Messico, nel crollo di una scuola sono morti 21 bambini
Sono almeno 149, tra le quali 21 bambini morti nel crollo di una scuola, le persone rimaste uccise nel potente sisma, di magnitudo 7,1, che ieri ha colpito il centro del Messico, provocando il crollo di diversi edifici nella capitale. Secondo l’ultimo aggiornamento del bilancio, che si prevede purtroppo destinato a salire, 55 persone sono morte nello stato di Morelos, 49 a Città del Messico, 32 nello stato di Puebla, 10 nello stato di Mexico e 3 in quello di Guerrero.
Il terremoto, avvenuto a meno di due settimane di distanza dal sisma di magnitudo 8.1 che aveva colpito il sud del Paese, ha lasciato circa 3,8 milioni di messicani senza elettricità. Il presidente Enrique Pena Nieto ha ordinato l’installazione di generatori per assistere il lavoro delle squadre di soccorso che sono andate avanti tutta notte. “Forse possiamo ancora trovare persone vive sotto le macerie”, ha detto il presidente messicano.
Oltre agli uomini delle forze di sicurezza – tra i quali 3 mila miliari – tantissimi volontari hanno preso parte alle operazioni di soccorso fin da subito dopo la mega-scossa.
Il rientro a casa di migliaia e migliaia di persone si è svolto in mezzo a numerose difficoltà e un clima caotico, tra l’altro per le fughe di gas e strade chiuse, molte delle quali senza semafori a causa dei black out, soprattutto nell’area del centro e del sud della capitale.
“Ero in un bar prendendo un caffè nella zona di Prados de Coyoacan, è arrivata la scossa e sono stato letteralmente scaraventato fuori. In genere sono io a mantenere i nervi saldi, ma questa volta ho avuto tanta paura, sono stato confortato da chi mi stava vicino per strada”, racconta all’ANSA Marcos Martinez. I commenti di tutti in città sono soprattutto due e mettono in luce i tratti fondamentali della scossa: ieri, la terra ha tremato in modo ancora più violento sia del devastante sisma del 1985 (10 mila morti, anche questo un 19 settembre) sia di quello dello scorso 7 settembre, che ha avuto un’intensità maggiore (8,2) e nel quale hanno perso la vita 100 persone.
En el piso 38 en pleno Reforma. pic.twitter.com/zuCIke0kc9
— Gustavo Serrano 〽️ (@gooz25) September 19, 2017
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