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Corea del Nord, soffiano venti di guerra. Kim: “completerò il programma nucleare nonostante le sanzioni Onu”

Clima sempre più teso tra USA e Corea del Nord, Trump non esclude l’azione militare

Soffiano venti di guerra. Clima sempre più rovente fra Nordcorea e Stati Uniti dopo l’annuncio di Kim Jong-un che, forte dei risultati dell’ultimo test missilistico, ha promesso di completare il programma nucleare nonostante le sanzioni Onu. Lo fa sapere Pyongyang. Una promessa che ha scatenato la furia del presidente Donald Trump, che tuona: “L’opzione militare esiste ancora”.
“Dobbiamo mostrare in modo chiaro alle grandi potenze scioviniste come il nostro Stato ottiene l’obiettivo di completare la propria forza nucleare nonostante le sanzioni illimitate ed il blocco”, ha annunciato Kim. L’obiettivo, ha poi aggiunto, è quello di “stabilire l’equilibrio delle forze con gli Stati Uniti affinché i loro governanti non osino più parlare di opzioni militari con la Corea del Nord”.

Le opzioni degli Stati Uniti contro la minaccia della Corea del Nord sono “efficaci e travolgenti”, ha ribadito Trump, parlando ieri notte nella base aerea militare di Andrews. “L’America ed i nostri alleati non si faranno intimidire – ha aggiunto il presidente – noi difenderemo i nostri popoli e la nostra civiltà da chi osa minacciare il nostro stile di vita”.
“Il regime della Corea del Nord – ha proseguito Trump -ancora una volta ha mostrato il suo profondo disprezzo per i suoi vicini e l’intera comunità mondiale. Dopo aver visto oggi le nostre capacità e il nostro impegno – ha poi concluso – sono ancora più fiducioso che mai nel fatto che le nostre opzioni contro questa minaccia sono effettive e travolgenti”.
Le parole di Trump sono arrivate dopo che H.R. McMaster, il consigliere per la Sicurezza Nazionale, ha confermato che l’amministrazione Trump non esclude l’opzione militare. “A quelli che stanno parlando dell’assenza di un’opzione militare, dico che un’opzione militare esiste”, ha detto, durante il briefing alla Casa Bianca, sottolineando comunque che uno sviluppo del genere non sarebbe quello preferito da Washington per affrontare le minacce nordcoreane.

Solidale con gli Stati Uniti è la Corea del Sud, il presidente del Paese, Moon Jae-in ha dichiarato che Seul possiede una capacità di fuoco in grado di distruggere la Corea del Nord “in modo irrecuperabile”. Moon ha aggiunto che il dialogo con Kim Jong-un è “impossibile in una situazione come questa”. Lo riporta l’Independent, che cita l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap.

Contrari invece i russi, “mostriamo non solo la nostra contrarietà verso questi lanci illegali” ma anche “il nostro desiderio di risolvere la situazione nella penisola coreana”. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova alla radio Govorit Moskva. “Purtroppo da Washington viene solo retorica aggressiva”, ha aggiunto.

Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, “condanna” il lancio dell’ultimo missile dalla Nord Corea, un’altra “palese violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza”. Guterres, in una nota del portavoce, invita la leadership di Pyongyang a “evitare ulteriori test, rispettare le risoluzioni del Cds e lasciare lo spazio per esplorare la ripresa di un dialogo sulla denuclearizzazione”. Il segretario generale “discutera’ la situazione nella penisola con tutte le parti interessate a margine dei lavori dell’Assemblea Generale”.

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