Ladri in casa di Gianni Rivera armati di fiamma ossidrica: scoppia l’incendio. È successo lo scorso sabato, 15 gennaio, a Roma. Due albanesi sono entrati a casa di Gianni Rivera armati di fiamma ossidrica, scassinando l’armadio blindato dove l’ex calciatore tiene trofei e cimeli della sua carriera. Un incendio provocato durante l’apertura della cassaforte ha però messi in fuga i ladri.
A riportare la notizia è ‘Il Messaggero’, secondo cui gli agenti del commissariato Trevi li hanno poi intercettati poco dopo nelle vicinanze con il bottino. La pattuglia ha notato due persone ferme davanti a una Fiat Panda. Gli agenti si sono avvicinati per chiedere loro cosa stessero facendo quando uno dei due albanesi ha tirato fuori dal giubbotto la maglia di Ibrahimovic, dicendo di averla trovata.
Ladri in casa di Gianni Rivera: arrestati due albanesi
A quel punto i poliziotti hanno perquisito l’auto, dove hanno trovato il bottino: 6.345 euro in contanti, un Trofeo Golden crown, una targa Milan club Gianni Rivera, la maglia originale numero 11 di Ibrahimovic e una targa della Lega nazionale dilettanti. Durante il controllo, è arrivava la notizia dell’incendio dalla sala operativa.
I due, 30 e 34 anni, sono stati arrestati e processati per direttissima. Per loro il pm ha chiesto la custodia cautelare in carcere. Dopo la convalida dell’arresto in flagranza, il giudice li ha però mandati a casa con l’obbligo di firma, il divieto di allontanarsi da Roma e di uscire dalle 20 alle 8 del mattino. A febbraio torneranno in aula. Inoktre, secondo quanto visto da un testimone, con i due albanesi c’era anche un’altra persona.
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