“La sposa offende il Veneto”: il leghista Ciambetti contro la fiction Rai. Da alcuni giorni sui social è partito un tam tam (non proprio da trend topic a dire il vero) sulla fiction ‘La Sposa’. Si tratta di una miniserie televisiva targata Rai in cui la protagonista Serena Rossi indossa i panni di una giovane donna che, per salvare la famiglia dall’indigenza, decide di lasciare la Calabria e accettare il matrimonio per procura con un rude agricoltore vicentino.
Apriti cielo… Il presidente del Consiglio del Veneto, il leghista Roberto Ciambetti, “La sposa offende il Veneto”. «Un falso storico che nuoce invece al racconto di una tragedia vissuta da molte italiane: paradossalmente i suoi cliché grotteschi e stereotipati mettono in ridicolo non solo i veneti, ma anche le calabresi», tuona il leghista.
“La sposa offende il Veneto”: Ciambetti contro la fiction
E ancora: «Pensare a un matrimonio per procura a fine anni Sessanta di una giovane calabrese con un ricco ma rozzo discendente di un agricoltore vicentino è, a dir poco, un azzardo se non una provocazione senza senso e lontanissima dalla realtà storica. Con ben altra maestria, e risultati, film come ll commissario Pepe oppure Signore e signori, erano riusciti a rivelare le ipocrisie del Veneto senza tuttavia scadere nello stereotipo, in cui incespica invece la serie televisiva di Rai Fiction, tra errori, imprecisioni e un mare di luoghi comuni.
La sposa non regge neanche se pensiamo a cosa sul finire degli anni Sessanta stava accadendo nel Vicentino, quando gli operai di Schio, Arzignano e Valdagno vivevano la stagione delle battaglie operaie e tanti vicentini ancora emigravano verso la Germania, la Svizzera, il Venezuela, il Brasile e l’Australia».
Seguono tutta una serie di interventi da parte di personaggi più o meno istituzionali che da giorni si dicono indignati, sciorinando una dietro l’altra eccellenze, o presunte tali, della Regione Veneto. Una polemica dalla consistenza di un biscotto friabile inzuppato nel latte caldo visto che La Sposa è piaciuta tantissimo ed ha appassionato il pubblico. La miniserie televisiva ha infatti registrato un record di ascolti (5.983.000 spettatori netti per uno share pari al 26.8%) nella prima puntata in onda domenica scorsa.
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