Spesa Sanità pubblica, confronto impietoso tra Italia e Paesi Ue: il dato. Il confronto tra l’Italia e gli altri Paesi Ue per ciò che concerne la spesa per la Sanità pubblica, vede il Bel Paese con una media di gran lunga inferiore rispetto a quella dei Paesi dell’Europa Occidentale. Questo nonostante gli aumenti di finanziamento per far fronte alla pandemia.
Nel 2020 il gap tra la spesa sanitaria pubblica italiana e quella dei 14 paesi dell’Europa occidentale, raggiunge circa il 40%, quasi la metà. È quanto emerge dal XVII Rapporto del Crea (Centro per la Ricerca Economica Applicata in Sanità) dell’Università Tor Vergata di Roma, ripreso da Ansa.
Nel Rapporto si evidenzia come tra il 2019 e il 2020 la crescita del finanziamento della sanità italiana sia stata “ingente, pari a circa il 5%”, tuttavia non sufficiente. Ma nello stesso lasso di tempo, la spesa media sanitaria, in Europa è cresciuta ad un ritmo del 3,3%. Mentre in Italia solo 0,8% medio annuo. Nel 2020/2019, malgrado l’accelerazione del finanziamento, la crescita italiana è rimasta ancora inferiore di 1,5 punti percentuali rispetto alla media europea.
Spesa Sanità pubblica: confronto impietoso tra Italia e Paesi Ue
Anche il gap della spesa privata è andato incrementandosi: “In maniera netta, per effetto della battuta di arresto del 2020 (evidentemente dovuta alla posticipazione o alla rinuncia alle cure) a causa della pandemia da Covid-19”, osservano i ricercatori del Crea Sanità
In prospettiva, evidenzia il Rapporto del Crea Sanità, “il finanziamento integrativo di 2 miliardi di euro previsto per gli anni 2022-2024 si innesterà sul finanziamento 2021”, che è pari a circa 122 miliardi di euro. Per i ricercatori del Crea Sanità, “il finanziamento aggiuntivo per far fronte alla pandemia appare, quindi, definitivamente inglobato nel Fondo per la Sanità, modificando nettamente il trend storico”.
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