Il dramma di Serena Grandi: “Ho fatto un errore che stava per costarmi la vita. Mi ha aiutata mia madre”. Il dramma di Serena Grandi, l’attrice racconta il suo calvario che stava per costargli la vita in una intervista a ‘Il Giornale’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Com’era Serena ragazzina?
“Ero ingenua, anche se a dodici anni ero già formosa, con un seno immenso e mia madre Mina non riusciva a trovarmi reggiseni adatti. In pratica ero già una donna, anche se inconsapevole della mia bellezza, nonostante mi atteggiassi da grande e portassi calze velate e persino il reggicalze. Quando camminavo avvertivo lo sguardo degli uomini su di me. Ho cominciato a rendermi conto del valore del mio corpo quando mi sono trasferita a Roma per inseguire il sogno di fare l’attrice”.
Quando ha deciso di far ricorso alla chirurgia estetica?
“È stata la prima cosa che ho fatto arrivando nella capitale da Bologna. Ho chiesto come regalo a un produttore, allora fidanzato, un ritocchino al seno un po’ cadente per via di qualche dieta di troppo. Era un “po’ sfatto”, come diceva Tinto Brass, che però, sempre a suo dire, lo trovava molto più bello e sexy di quello di una donna rifatta. Scelsi un chirurgo di una clinica lussuosa e gli dissi con un pizzico di ironia: “Vorrei ridurlo e tirarlo su perché non vorrei interpretare solo ruoli da tettona”. Lui fu molto bravo, fece delle piccole incisioni e me lo rimodellò. Dopo la nascita di mio figlio Edoardo ho fatto un altro intervento di riduzione, perché a seguito della gravidanza e dell’allattamento era notevolmente esploso. Il resto è l’inizio di un calvario”.
Il dramma di Serena Grandi: “Ho fatto un errore che stava per costarmi la vita”
Ci racconta cosa è successo?
“Gli autori di un noto programma televisivo mi propongono di fare un intervento di lipofilling al seno – un riempimento con il proprio tessuto adiposo – in diretta. Allo stesso tempo ci sarebbe stata anche una riduzione della pancia. Ogni momento sarebbe stato ripreso per poi commentarlo in studio, attraverso clip, interviste, resoconti. Tutto dietro un compenso di circa trentamila euro. Per me era un periodo duro, avevo avuto da poco il fallimento del mio ristorante La Locanda di Miranda a Rimini e ho pensato di accettare”.
Se tornasse indietro, lo rifarebbe?
“Assolutamente no. È stato un errore, forse uno dei più grandi. Per via di un ritardo della diagnosi ho rischiato di compromettere la mia salute. Il medico avrebbe dovuto fare una mammografia prima di operarmi e di certo avrebbe individuato il tumore che avevo sotto il seno sinistro, allo stato iniziale. Invece sono stata all’oscuro di tutto per mesi, finché una voce che sentivo dentro mi ha portata all’ospedale di Rimini e lì è stato individuato un nodulo grande quanto una pallina da ping pong che è stato poi asportato. Sono certa sia stato un aiutino di mia madre che è sempre stata contraria agli interventi di questo tipo e che anche dal cielo non mi ha mai abbandonata. Era il 2017 e ancora porto i segni di questo pasticcio e anche la mia pancia è inguardabile”.
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