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Economia Politica

Draghi, conferenza di fine anno: “Vaccini difesa migliore. Dal debito si esce solo in un modo”

Draghi, conferenza di fine anno: “Vaccini difesa migliore. Dal debito si esce solo in un modo”. Mario Draghi in conferenza di fine anno, il presidente del Consiglio ha parlato di tutti gli argomenti caldi del suo esecutivo.

Sulla campagna vaccinale

“I vaccini restano lo strumento di difesa migliore dal virus e l’evidenza scientifica ci dice che il vaccino funziona molto bene anche contro le varianti. Abbiamo sommistrato 15,6 milioni di terze dosi e ragigunto 3/4 della popolazione, perciò invito tutti a continuare a vaccinarsi e fare la terza dose, questa è la priorità. Tre quarti dei decessi sono non vaccinati. Abbiamo conseguito 3 grandi risultati: siamo uno dei Paesi più vaccinati, abbiamo consegnato in tempo il Pnrr e abbiamo raggiunto i 51 obiettivi. Il governo ha creato queste condizioni indipendentemente da chi ci sarà”.

Sull’eventuale proseguimento della legislatura per un altro anno

“L’importante è che il governo sia sostenuto da una maggioranza come quella che ha sostenuto questo governo, la più ampia possibile. L’esecutivo attuale è nato chiamato dal presidente della Repubblica, ha fatto tanto di quello che era chiamato a fare. Fondamentale è stato il sostegno delle forze politiche ed è quello che conta. Le forze politiche sono quelle che hanno permesso a questo governo di agire, non è nelle mani di individui, sarebbe fare una offesa all’Italia che è molto di più di persone individuali, è determinata da un complesso di forze, di persone e di sostegno politico che permettono di andare nella direzione giusta”. 

Sul suo futuro

“Il mio destino personale non conta assolutamente niente, non ho particolari aspirazioni di un tipo o di un altro, sono un uomo e un nonno al servizio delle istituzioni. Io non immagino il mio futuro all’interno o all’esterno delle Istituzioni. L’ho detto una volta rispondendo ad una domanda fatta da alcuni ragazzini al punto luce di Torre Maura: l’importante è vivere il presente e farlo al meglio possibile. Forse sbaglio, ma i motivi del successo del governo, per me sicuramente ma credo anche per altri ministri, è che ha lavorato sul presente senza chiedersi cosa c’è nel futuro, cosa c’è per me nel futuro”.

Draghi ha poi risposto a una domanda sul credito internazionale riconosciuto all’Italia in questo periodo

“Credo che il merito sia soprattutto degli italiani: responsabilità e soddisfazione sono categorie collettive non individuali. Questo periodo può essere un moltiplicatore psicologico dell’azione di governo e dell’azione stessa del Pnrr. Moltiplica le capacità di successo del Paese e porta una grande responsabilità perché occorre dimostrare che la fiducia degli altri Paesi europei, mostrata dando all’Italia questi fondi, è stata ben riposta”.

Sulla Manovra

“Indubbiamente c’è stato molto affanno nella fase terminale della discussione della Manovra. Non è che sia senza precedenti, è successo tantissime volte. Questa manovra e’ stata accompagnata da un lunghissimo confronto politico”.

Mario Draghi in conferenza di fine anno, sul superbonus

“È una misura che ha dato molto beneficio, ma ha creato distorsioni e per questo il governo era riluttante ad una sua estensione. Il Parlamento ha usato i fondi per l’azione parlamentare che potevano andare anche in altre direzioni, per estenderlo. Ma perchè il governo non voleva? Per le distorsioni, con l’aumento straordinario dei prezzi delle componenti per fare le ristrutturazioni.Il risultato è che oggi un’unità di efficientamento energetico costa molto più di prima. L’altro aspetto è che ha incentivato moltissime frodi”.

A proposito di qualsiasi tipo di accompagnamento del Quirinale all’azione degli esecutivi

“Il governo previsto dalla Costituzione è parlamentare. Il presidente della Repubblica non è tanto un notaio quanto un garante. L’esempio del presidente Mattarella è forse la migliore guida alla interpretazione del ruolo del Capo dello Stato in Costituzione. Ha garantito la unità nazionale con una maggioranza ampia che ha sostenuto e protetto il governo facendo il meglio possibile”.

Sull’eventuale prolungamento del calendario delle vacanze scolastiche

“No, non lo allungheremo. Su questo il ministro Bianchi è stato esplicito in questa direzione. Sono consapevole delle difficoltà che i giovani hanno subito a causa delle restrizioni dettate dalla pandemia”.

La crescita e il debito

Avere un debito pubblico oltre il 150% è stata “una riflessione che ha accompagnato tutta l’azione di governo fin dall’inizio. La risposta è che da un debito pubblico alto si esce con un crescita, equa e sostenibile, ma soprattutto forte cui il nostro paese non era più abituato. L’Italia ha tutto il necessario per tornare a crescere come prima . Quest’anno è stato un anno di grandi problemi e sfide ma gli italiani hanno reagito in maniera straordinaria e hanno fatto capire bene a quanto tengano alla stabilità politica”.

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