Claudia Gerini e i 50 anni: “Ci sono arrivata preparata, però se mi guardo indietro…”. Claudia Gerini e i 50 anni, l’attrice romana parla in occasione del suo compleanno e racconta come è arrivata alla ‘meta’ in una intervista a ‘La Stampa’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
[…] Ora che è arrivata «alla metà di cento», come dice scherzando a proposito del fatidico compleanno che festeggia oggi, può serenamente dichiarare di vivere il traguardo.
«Con allegria, ci sono arrivata preparata, mi piaccio, mi voglio bene. È ovvio che, come accade a ognuno, anche in me ci siano fragilità, riflessioni, debolezze. Però, se mi guardo indietro, vedo che tutto mi riporta verso un sentimento di pace».
Insomma, nessun rimpianto?
«No, forse perché ho vissuto sempre con grande libertà, senza farmi condizionare e senza mai provare, anche sul piano lavorativo, la sensazione di girare a vuoto. È una questione di approccio alla vita, io ce l’ho giocoso e penso che resterà così anche quando avrò 80 anni, anzi, magari lo sarà anche di più. Sono molto curiosa, ci sono ancora un sacco di territori da esplorare, tanti registi con cui vorrei lavorare, tante occasioni per crescere. Per me ogni nuova partita, ogni nuovo film, è una pagina da scoprire, un’occasione per uscire dalla zona di conforto e mettermi alla prova, sono sempre un’allieva che sta imparando».
Claudia Gerini e i 50 anni: “Ci sono arrivata preparata”
[…] Che cosa le ha dato l’esperienza dietro la macchina da presa?
«Grande energia, senso di responsabilità, perché sul set bisogna prendere tante decisioni, e l’impressione di avere un regista con cui mi trovavo benissimo visto che era sempre d’accordo con me».
Sui set lei ci è cresciuta. Se ripensa ai suoi esordi, che sentimenti prova nei confronti di se stessa, di quella Gerini giovanissima, alle prime armi?
«Tenerezza, anche se sono sempre stata determinata, soprattutto guidata dalla passione per il mio mestiere, quindi anche da un’ambizione, dalla volontà di raggiungere obiettivi».
[…] È riuscita a conciliare il suo mestiere con la maternità. È stato difficile?
«Non potrei essere quello che sono se non fossi diventata madre. E non avrei mai rinunciato ad esserlo. Diciamo che ho fatto l’equilibrista, che ho alternato periodi di assenze per lavoro con altri di pausa e di presenza. Ho rinunciato a tournée troppo lunghe e ho avuto una madre che mi ha molto aiutato. Questo non vuol dire che, come tutte le mamme che lavorano, non abbia avuto i miei sensi di colpa. Le mie figlie mi percepiscono come una mamma che lavora, ma anche come una mamma che c’è».
Nella vita di un’attrice il corpo è importante. Come vive gli inevitabili cambiamenti?
«Certo, noi attrici dobbiamo fare i conti con i primi piani, con le telecamere digitali, con la forza di gravità che avanza… comunque un conto è il viso che oggi è più maturo, un conto è il corpo, che resiste più a lungo. Faccio molto esercizio fisico, non mi piace l’inattività, mi alleno, alla fine nella mia pelle mi sento ancora bene e sulle rughe non mi concentro troppo. Preferisco pensare a una cinquantenne stupenda come Jennifer Lopez».
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