Claudia Gerini: “Non posso adottare un bambino per legge. Vorrei si aprisse un caso”. Claudia Gerini solleva il problema sulla legge adozioni in Italia in una intervista pubblicata sul numero 40 del Settimanale F. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
[…] È anche lei fra i genitori afflitti perché i figli stanno sempre sui social, sempre con la testa china sul telefono?
«I figli stanno sul telefonino come tutti quanti, come pure gli adulti. Mi fanno ridere quei genitori che se ne lamentano e, se gli guardi il consumo dello smartphone, è di otto ore al giorno. La differenza è che i ragazzi non conoscono altri mondi: vivono molto di più nel virtuale, le relazioni vere sono in qualche modo sacrificate».
Da mamma, come cerca di compensare?
«Cerco di stare insieme a tavola, dove tv e telefoni si tengono spenti. Dico: guardiamoci un po’ in faccia. Ma questo non salva da quel tema dell’identità che passa dalle foto, dall’essere sempre esposti al giudizio in tempo reale. Oggi, all’istante, tutto il mondo ti vede che mangi il gelato o stai in costume e c’è un modo pericoloso di identificarsi con la foto: vedi troppe ragazzine meravigliose che non si piacciano, si trovano brutte, grasse. Pure io mi vedevo grassa, non bella, fa parte del processo di crescita, ma ai miei tempi non era tutto così esasperato».
Claudia Gerini: “Non posso adottare un bambino per legge”
Lei ha esordito al cinema a 15 anni, ha fatto Non è la Rai: è stata un’antenata delle influencer di oggi. Che consigli dà alle figlie su immagine e identità?
«Eh sì, ho esperienza di esposizione… Ho fatto Roba da ricchi di Sergio Corbucci che ero poco più che una bambina, poi le pubblicità, a Non è la Rai, avevo già 18 anni. Ma non è che puoi insegnare alle figlie a gestire la critica o il mancato like, puoi solo dare l’esempio. Ora, la piccola ci è rimasta male perché, in una chat, a una sua amica non piacevano i suoi nuovi capelli lisci. Da mamma che fai? È difficile dire “fregatene”, perché io stessa da ragazzina ci sono stata male. Da mamma, quello che puoi dire è: sentiti bene tu nella tua pelle e rispondi con una battuta ironica, leggera, perché non prendersi sul serio è una grande risorsa della vita».
[…] Nell’amore per sempre crede ancora?
«Chi sono io per dire che gli amori non possono durare? Poi, l’importante non è tanto il per sempre, ma vivere storie in cui senti che sei te stessa, ti senti amata e capita».
Claudia Gerini: “Non posso adottare un bambino perché sono single”
Da «mamma figliona» non le mancano le coccole delle figlie?
«Per fortuna, la piccola è ancora cucciolina e credo che lo sarà ancora per un anno. Ho dovuto dirmi che ora hanno bisogno di me in modo diverso, non che non avranno più bisogno di me. Però, a me piace proprio occuparmi di essere umani piccoli, vorrei altri tre figli di quattro o otto anni. Solo che ho quasi 50 anni, non ho un marito: mi sono posta il problema, ho pensato che piacerebbe prendere un bimbo in affido. Ne ho parlato con le figlie. È importante che siano d’accordo».
Che le hanno detto?
«Che va bene. Si sono subito spostate sulle cose pratiche, tipo dove lo facciamo dormire… Ora, non è che domani arriva un bimbo afgano, non l’ho ancora deciso. Il fatto è che, essendo single, non posso chiedere un’adozione, ed è incredibilmente assurdo che in un Paese civile una donna che vuole dare amore a un bambino, che ha la disponibilità economica e spazio in casa, non possa farlo. Perché un bambino deve stare in un orfanotrofio anziché con una mamma che gli vuole bene? Vorrei tanto che si aprisse un caso: magari, se la battaglia la fa un’attrice, ha più eco. Ora non sono pronta, ma ci sto pensando».
[…] Ora, quali paure ha vedendo le figlie crescere?
«I disagi psicologici, la droga, le brutte amicizie, le persone che possono far loro del male. Però sono una mamma che cerca di non trasmettere ansie, le mie paure me le tengo. Ai ragazzi bisogna dire: mi fido di te. È grazie alla fiducia che gli dai che imparano ad avere fiducia in se stessi».
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