Caso Laura Ziliani, svolta nelle indagini: arrestate le 2 figlie e il fidanzato della maggiore. Il caso Laura Ziliani è a una svolta dopo l’arresto delle due figlie e il fidanzato della maggiore. La vigilessa, ricordiamo, era scomparsa nella mattinata dell’8 maggio 2021 da Temù, un comune di 1 120 abitanti della Val Camonica, in provincia di Brescia.
I carabinieri del Comando Provinciale di Brescia hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Brescia, nei confronti di due sorelle di 26 e 19 anni in manette anche il fidanzato della sorella maggiore, uno studente universitario di 27 anni.
A darne notizia è ‘Il Corriere della Sera’, secondo cui le indagini, avviate dai militari della Compagnia di Breno, parallelamente alle ricerche, hanno evidenziato numerose anomalie nel racconto fornito dai tre arrestati. Dettagli che hanno reso poco credibile, secondo l’accusa, la versione del malore in montagna o dell’infortunio.
Caso Laura Ziliani, arrestate le 2 figlie e il fidanzato della maggiore
Per queste ragioni, a fine giugno, le due figlie e il fidanzato della più grande, sulla base delle preliminari risultanze investigative, erano stati iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio volontario, aggravato dalla relazione di parentela con la vittima, e di occultamento di cadavere.
Poi l’8 agosto il ritrovamento del corpo della donna lungo le rive dell’Oglio. Da lì l’Istituto di medicina legale di Brescia ha avviato gli accertamenti tossicologici. Quindi il dettaglio che ha incastrato i tre: dai risultati delle analisi è emersa la presenza di benzodiazepine nel corpo della vigilessa. La donna, quindi, è stata drogata e poi uccisa.
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