Arisa: “In pandemia ho capito quello che volevo. Vi spiego cos’è l’amore per me”. La cantante parla dei suoi progetti per l’Estate, e non solo, in una intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Su Instagram ha parlato del suo cuore «incerottato» e della sua voglia di prendersi «tutto ciò che le spetta». Che cosa?
«Desiderio, condivisione, passione. Potersi confidare, appartenersi in modo esclusivo. Questo è l’amore, per me».
Quest’estate si respira un po’ più di libertà dopo le chiusure dovute alla pandemia. Come la sta vivendo?
«Io sono frutto di questa pandemia».
In che senso?
«Lavoro da quando avevo 13 anni, sempre proiettata a dare il massimo, non mi sono mai fermata. La pandemia ha reso tutto relativo, ci ha costretto a guardarci dentro. Io ho capito quello che volevo: ripartire con una mia piccola etichetta, scegliermi le persone con cui lavorare. Ora tutto prende forma, stiamo tornando in giro ed è bello. Sono felice».
Sui social è una paladina della “body positivity”, dell’accettazione del proprio corpo. Perché?
«Non si deve discriminare nessuno per l’aspetto. Siamo bombardati da un modello di fisicità perfetto che in realtà non esiste. La bellezza sta anche in uno sguardo, in un sorriso gentile. Io “sponsorizzo” la valorizzazione di sé: ciascuno di noi, guardandosi allo specchio, può trovare qualcosa che gli piaccia e gli dia forza».
Arisa: “La pandemia ho capito quello che volevo”
Anche nel video di “Psyco” il corpo ha un valore importante?
«Sì. Mi sono ispirata all’artista italo-francese Gina Pane, che si è sempre occupata di temi femminili. Avevo in mente una sua performance potente, in cui toglieva le spine dal gambo delle rose di un bouquet e se le conficcava in un braccio, a testimonianza del dolore che vivono tante donne».
È vero che lei vive di notte ma che adora il giorno, come canta nella canzone “Psyco”?
«Verissimo. A volte dormo solo tre ore e mi sveglio all’alba e fuori fa un bel freschetto».
Cosa fa quando non dorme?
«Cucino, ascolto musica, guardo film».
“Psyco” è anche il titolo italiano del film di Alfred Hitchcock, “Psycho” in originale, con la famosa scena della doccia. Le piace?
«Una volta gli horror mi facevano paura. Ma adesso li guardo, ho cambiato gusti e vedo anche thriller psicologici e qualche film d’azione».
Tra i tormentoni estivi, quali canticchia volentieri?
«Mi piacciono “Mille”, “Toy boy” e “Pistolero”. Ma sono molto contenta anche del nostro “Coro azzurro”: con Gli Autogol, Dj Matrix e Ludwig abbiamo creato un brano gioioso, che ha portato fortuna alla nostra Nazionale di calcio agli Europei».
[…] Si ritaglierà dei giorni di vacanza fra tanti impegni di lavoro?
«Dovrei incastrarli tra le date del tour e non saprei a chi lasciare i miei due cani, Titti e Nino. Ma sarebbero vacanze forzate, sono stata ferma a lungo… Preferisco concentrarmi sulla cosa che amo di più: la musica. Dopo i concerti, continuerò a lavorare, perché tra ottobre e novembre vorrei far uscire il mio nuovo album».
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