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I 35 anni di Yuppies, Vanzina: “Jerry Calà ha sofferto per quel film. Quella battuta oggi sarebbe bollata”

I 35 anni di Yuppies, Vanzina: “Jerry Calà ha sofferto per quel film. Quella battuta oggi sarebbe bollata”. Il regista Enrico Vanzina racconta alcuni succosi retroscena del film “Yuppies” 35 anni dopo in una intervista a ‘Libero quotidiano’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Nel film Greggio a un certo punto sorride alla Clery: “Se fossero tutte come lei, minimo non esisterebbero i gay”. Oggi sarebbe una battuta bollata.
“Se uno andasse a rivedere con questa chiave le pellicole dal’ 48 in poi, in molti farebbero la fine di Giordano Bruno; attenzione: è una battuta che suona orribile, e oggi non l’ avrei neanche pensata, ma il personaggio di un film non è portatore di verità, magari è un cretino che esprime una cazzata”.

Gianni Agnelli osannato.
“[…] si divertiva con i nostri film […] gli piaceva una scena di Eccezzziunale veramente, quando Diego (Abatantuono), nei panni del terroncello tifoso bianconero, sosteneva di essere pronto a prestargli i soldi per acquistare Maradona; (ci pensa) l’avvocato era anticonformista, un modo per sentirsi vicino al popolo, per tramutarsi in simbolo”.

Nel film non mancano i riferimenti a Berlusconi.
“Ho assistito a qualche telefonata tra loro, uno chiedeva come va la Standa, l’altro si informava della Rinascente e magari domandava quanti panettoni pensava di vendere per Natale”.

[…] Gli yuppies, oggi.
“Di recente ho preso un treno Milano-Roma, lì sopra ne ho visti tantissimi, […] adesso si definiscono “creativi” […]”.

Allora si viveva di simboli “comuni”.
“E in Yuppies il product placement (inserimento di prodotti commerciali) ha avuto un ruolo non scontato: per la Y10 (guidata ed esaltata dal personaggio di Greggio) ho presenziato a setto-otto incontri, micidiali, con il capo della comunicazione Fiat. L’ auto doveva apparire di moda, sicura: De Laurentiis incassò molti soldi. […] Per Diego Della Valle e la Tod’ s fu l’inizio del successo”.

35 anni di Yuppies, Vanzina: “Jerry Calà ha sofferto per quel film”

[…] Piace alla gente che piace.
“Io e mio fratello eravamo amici di Della Valle, così decidemmo di iniziare Yuppies con Jerry che apriva un armadio e mostrava soltanto Tod’ s. Non solo: per lanciare il film, andiamo ospiti in trasmissione da Pippo Baudo e va in onda proprio quella scena. Da lì, me lo ha confermato Diego, ci fu il boom della sua azienda. […] Jerry Calà ha sofferto tantissimo per quel film. In partenza era la punta di diamante, all’ apice della carriera, ma non aveva la parte più divertente, mentre Boldi e De Sicasi sono tramutati in una coppia artistica. Insomma, da quella pellicola, De Laurentiis puntò sul duo e non più su Jerry”.

[…] I critici stroncarono il film, venne definito “imbarazzante” o “tra i più nocivi del decennio”.
“In sala non era imbarazzante, gli incassi non sono stati imbarazzanti, i passaggi televisivi non sono imbarazzanti. Conta il tempo…”.

[…] In Yuppies c’ è una categoria oramai rara: i caratteristi. Come Guido Nicheli.
“Mito assoluto, conosciuto grazie ai Gatti di Vicolo Miracoli; è stato l’ eroe di Sapore di mare, di Vacanze di Natale o della serie I Ragazzi della 3ª C. Hanno scritto libri su di lui. […] sul set seguiva le nostre indicazioni e riusciva sempre ad aggiungere del suo. […]”.

[…] Guido Nicheli quanto era simile al suo personaggio?
“Era esattamente così; (ride) era sposato o conviveva, non ricordo bene, ma a un certo punto decise di andarsene di casa, quindi preparò la valigia, mise il guinzaglio al cane e, sulla porta, mentre la sua ex ormai guardava la televisione, sparò una di quelle frasi mitologiche: “Cambio cavallo”. […]”

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