Gialappa’s contro The Jackal: “Alla Rai si accontentano delle imitazioni. C’è una cosa che non capiamo”. Il trio manda una stoccata alla RAI e ai protagonisti scelti per le partite di Euro 2020 in un’intervista rilasciata ai microfoni de ‘Il Messaggero’. “Siamo nati con le radiocronache comiche nel 1986 e avevamo voglia di continuare. Dato che non abbiamo ricevuto offerte da nessuno abbiamo fatto il nostro programma qui su Twitch”.
A proposito della Rai: “Non sappiamo cosa possiamo aver fatto alla Rai, non conosciamo il motivo del perché non ci chiamano più. Forse pensano che costiamo troppo. Noi non abbiamo un agente che va in giro a chiedere per noi, facciamo da soli. E poi il futuro non è la tv, la tv sta morendo. Non lo diciamo perché non abbiamo ricevuto proposte. Abbiamo figli anche noi: i giovani la tv non la guardano. Non gliene frega niente”.
Gialappa’s contro The Jackal: “Alla Rai si accontentano delle imitazioni”
I vertici di Viale Mazzini hanno deciso di puntare sui The Jackal per i match di Euro 2020. “Se qualcuno si accontenta delle imitazioni, va bene così. Noi ci comportiamo di conseguenza, ce ne andiamo su Twitch. Il futuro? Twitch è di Amazon, vediamo. Per ora ci divertiamo e sperimentiamo spazi nuovi. Cerchiamo nuovi orizzonti, i mezzi tradizionali sono moribondi. E non hanno voglia di spendere se non per le solite persone”.
E questa volta la Gialappa’s non figura solo in voce: “Siamo dei deficienti, dovevamo farlo a trent’anni, non a sessanta. La nostra presenza in tv non era necessaria, non serviva. Qua ci può stare, spero non disturbi. L’unica differenza è che non mettiamo più i piedi sul tavolo mentre lavoriamo”.
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