Vaccino di un secolo fa protegge contro il Covid: l’incredibile scoperta. Un siero sviluppato oltre cento anni fa per combattere la tubercolosi sta dimostrando di prevenire con efficacia l’infezione da Covid-19 in topi di laboratorio. La sperimentazione, fatta in Australia, apre la strada verso un nuovo vaccino. È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista BioRxiv, non ancora sottoposta a revisione paritetica.
La ricerca dell’Università di Sydney mostra che nei topi immunizzati con il vaccino, la presenza del virus o di un’infiammazione nei polmoni era quasi non misurabile dopo l’esposizione al Covid-19. Questo anche con la variante Beta che ha un certo livello di evasione dagli anticorpi.
Il vaccino della tubercolosi Bacillo Calmette-Guerin (BCG) fu derivato da scienziati francesi dal batterio che causa la tubercolosi nei bovini, fu somministrato la prima volta nel 1921 a Parigi e continua a essere usato nel mondo. Ha dimostrato in sperimentazioni di dare protezione contro una gamma di virus respiratori che colpiscono i bambini.
Vaccino di un secolo fa protegge contro il Covid: lo studio
E’ già in corso un’ampia sperimentazione internazionale, guidata dal Murdoch Children’s Research Institute di Melbourne, per testare de il vaccino BCG può assicurare una qualche misura di protezione contro il Covid-19.
Secondo il responsabile del progetto, lo specialista di malattie infettive e immunologia Jamie Triccas, “si confronta molto favorevolmente con i risultati su animali di altri vaccini registrati”. L’approccio è unico: un’iniezione di un vaccino di basso costo e ampiamente disponibile, seguito da un richiamo che potrebbe essere rapidamente aggiustato per puntare a nuove varianti del Covid-19. Lo riporta Ansa.
Seguici anche su Facebook. Clicca qui per diventare fan della nostra pagina
Leggi anche:
Vaccino Alzheimer, arrivano i risultati dei primi test del siero sperimentale
I miracolosi effetti dei cani sui malati di Alzheimer: così aiutano a prescindere da taglia e razza
Aggiungi Commento