Il padre è assente per 10 anni, così la figlia lo cita in giudizio in tribunale
Padre assente per 10 anni: la figlia chiede maxi risarcimento per danni morali. Una ragazza ha citato in giudizio suo padre che per 10 anni non ha voluto più vederla e ha chiesto 75 mila euro. La giovane ha portato il genitore in tribunale non appena ha compiuto 18 anni poiché quando ne aveva 8 si era limitato a versare 150 euro al mese.
I genitori della giovane si sono separati quando lei aveva 3 anni. Il padre, in base agli accordi, la prendeva con sé nei fine settimana e versava per il suo mantenimento 150 euro al mese. Ma nel 2011 all’improvviso lo stop: niente più incontri, soltanto telefonate e sempre più rare e rapide. Dolore e traumi per la bambina: difficoltà a scuola, problemi di relazioni con i coetanei, pianti, insonnia, ansie.
Quindi l’uomo è stato chiamato a risponderne non solo moralmente. Sta ai giudici ora quantificare il danno subìto dalla ragazza che, secondo una sentenza della Corte di Cassazione, ne ha pieno diritto. Lo riporta ‘Il Corriere della Sera’ che sottolinea come un analogo caso proposto a Firenze sia stato accolto ai danni di un 43enne ‘condannato’ per “Illecito endofamiliare”.
Il codice civile configura le violazioni di cui si rende colpevole chi non assolve ai doveri di genitore. E il papà della 18enne — secondo quanto segnala l’avvocato Andrea Fiori nel ricorso riportato da La Nuova Sardegna — è venuto meno ripetutamente e per lungo tempo agli obblighi dovuti.
Poco dopo aver compiuto i 18 anni e dopo aver inutilmente atteso almeno una telefonata per il compleanno, la giovane ha deciso che per richiamarlo se non ai sentimenti almeno ai suoi doveri, rimaneva soltanto la via giudiziaria. Il tribunale deciderà in autunno.
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