Alimentazione e investimenti, scoperta relazione tra salute della flora intestinale: la ricerca
Alimentazione e investimenti, scoperta relazione tra salute intestinale e scelte dei trader. C’è una relazione tra l’alimentazione dei trader e le loro scelte nel campo degli investimenti. È l’obiettivo di una ricerca che Siat, l’organizzazione che riunisce gli analisti tecnici dei mercati finanziari, ha avviato in collaborazione con ricercatori, enti e università italiane e internazionali.
Da oltre trent’anni Siat studia i mercati finanziari attraverso l’analisi algoritmica, statistica, quantitativa e i modelli grafici, anche con il supporto dell’intelligenza artificiale e implementando la finanza comportamentale e la neuroeconomia.
Lo spiega il Presidente Davide Bulgarelli: “Il compito di SIAT è quello di accompagnare il mondo della finanza in questa sua nuova fase di crescita lanciando e raccogliendo le sfide che ci riserva il futuro.
Quest’anno vogliamo fare uno scatto ulteriore e ci dedichiamo, con grande enfasi, a un esperimento molto innovativo: analizzare in che modo e tramite quali percorsi il microbiota, la flora intestinale e il sistema immunitario contribuiscano a influenzare le scelte economico-finanziarie di un individuo”.
Il progetto, riportato da Agi, si realizza grazie alle partnership con Eric Guerci, Professore Associato di Economia presso l’Università della Costa Azzurra, Francesco Papaleo, Ricercatore Senior dell’Area Neuroscienze dell’Istituto Italiano di Tecnologia, John F. Cryan, professore e presidente del Dipartimento di Anatomia e Neuroscienze dell’University College di Cork, Soyoung Q. Park, professore congiunto di Neuroscienze e nutrizione delle decisioni presso la Charité – Universitätsmedizin Berlin (Centro di ricerca sulle neuroscienze) e all’Istituto tedesco per la nutrizione umana (DIfE – Leibniz Alliances).
Alimentazione e investimenti, scoperta possibile relazione
Negli ultimi anni l’attenzione si è rivolta a un terzo fattore “il microbiota intestinale”. La ricerca, secondo quanto riportato da Agi, punta a capire come l’alimentazione intestinale e la sua interazione con il sistema immunitario e nervoso centrale, possano andare a influire sull’attitudine al rischio dei Traders professionisti.
Questi ultimi, infatti, per la loro stessa professione sono maggiormente portati verso comportamenti rischiosi, rispetto agli Asset Managers, che invece hanno un’attitudine al rischio decisamente più moderata. Non mancherà, poi, una visione anche sulla popolazione generale.
Durante la ricerca ‘SocioBiome: cibo motore per la mente’ saranno istituiti una serie di test a computer, che rispetteranno i protocolli consolidati e gli standard dell’economia sperimentale e comportamentale. I partecipanti dovranno affrontare multiple sessioni sperimentali a computer.
In loco verranno raccolti campioni biologici dei partecipanti che saranno analizzati dall’APC Microbiome Institute a Cork, in Irlanda, e dall’Istituto Italiano di Tecnologia a Genova. L’obiettivo della ricerca si concentra sui meccanismi sociali, neurali e metabolici alla base del processo decisionale umano, per scoprire, in termini scientifici la relazione che esiste tra “corpo e mente” (fonte: Agi).
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