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Caso Durigon, Fedez e attacco a Sala: il weekend nero di Salvini tra gaffe e strafalcioni

Dal caso Durigon, a Fedez e l’attacco a Sala per gli assembramenti a Piazza Duomo, ecco il weekend nero di Salvini

Caso Durigon, Fedez e attacco a Sala: il weekend nero di Salvini tra gaffe e strafalcioni. Prima l’inchiesta di Fanpage che ha coinvolto Claudio Durigon, attuale sottosegretario all’Economia del governo Draghi, oltre che leghista, il quale è balzato agli onori della cronaca per alcune presunte frasi che avrebbe pronunciato mentre l’inviato di Fanpage riprendeva tutto. Una situazione che ha creato non poco imbarazzo all’interno della Lega che ha dovuto fare diverse smentite. È l’episodio che venerdi ha aperto il weekend nero del leader leghista.

Il fine settimana di Salvini è infatti proseguito peggiorando, soprattutto quando ha chiesto di non fare comizi sul palco del concertone a Fedez. Quest’ultimo ha subito risposto al leader leghista, accusando inoltre la Rai di avergli messo pressione, chiedendo il testo del suo intervento. Secondo Fedez, i vertici del servizio pubblico gli avrebbero chiesto di eliminare riferimenti ai partiti e ai politici. Da lì in poi si è scatenato un putiferio, con tanto di frasi razziste e omofobe rivelate dal rapper e attribuite a diversi esponenti del carroccio.

Caso Durigon, Fedez e attacco a Sala: il weekend nero di Salvini

Infine il capolavoro di domenica sera, sfociato fino ad oggi: la polemica per i festeggiamenti a Piazza Duomo a Milano per la vittoria dello scudetto dell’Inter. Dopo la diffusione delle immagini che hanno creato molte polemiche, Salvini è passato da “via il coprifuoco” e “apriamo”, al tono polemico nei confronti del Sindaco Beppe Sala colpevole, a duo dire, di non aver fatto nulla per evitare gli assembramenti previsti per l’occasione.

E non finisce qui, perché mentre gran parte dei leghisti in coro condavvano il primo cittadino meneghino, tra le persone in piazza a festeggiare il titolo dei nerazzurri c’era anche la leghista Silvia Sardone, europarlamentare in quota Lega dal 2019. Quest’ultima, per non farci mancare nulla, ai microfoni del quotidiano ‘La Stampa’, si è giustificata sostenendo che si trovava “lì per altri motivi […] dovevo comperare un vestito perché a luglio sono stata invitata a un matrimonio”.  Peccato che in in post su Instagram domenica scorsa sembrava nel bel mezzo della festa…

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