Aritmie ventricolari, nuova tecnica chirurgica più efficace di interventi ablativi al Fatebenefratelli-Isola Tiberina con il Policlinico Umberto I
Aritmie ventricolari, nuova tecnica chirurgica più efficace di interventi ablativi: la novità. Arriva dal Servizio di aritmologia del Fatebenefratell con le UOC di Chirurgia Toracica e di Anestesia (Centro Trapianti) dell’Umberto I, la nuova tecnica chirurgica per una soluzione più rapida ed efficace nel trattamento delle aritmie ventricolari, le più pericolose e temute.
Grazie a questa nuova tecnica oggi è possibile agire efficacemente per via chirurgica su questa complessa problematica del cuore, con una piccola incisione ed una esecuzione rapida. Gli interventi chirurgici ablativi non sono infatti sempre risolutivi e l’insorgenza ripetuta di episodi aritmici aumenta il rischio di mortalità.
I dati fin qui raccolti con una media di più di un anno di osservazione hanno mostrato una drastica riduzione delle aritmie. I risultati di uno studio pilota sono stati pubblicati sulla rivista Journals of the American College of Cardiology: Clinical Electrophysiology (JACC EP)” e i dati saranno presentati ai congressi EHRA (European Heart Rhythm Association) e HRS (Heart Rhythm Society) a Boston (USA).
Lo spiega il primo autore dello studio, Filippo Maria Cauti, Aritmologo al Fatebenefratelli. “Si tratta di un intervento di denervazione cardiaca (simpaticotomia modificata). L’approccio mini-invasivo non va a toccare direttamente il cuore, ma, attraverso una piccola incisione sotto l’ascella, tramite una telecamera ed un piccolo strumento chirurgico agisce sul sistema nervoso simpatico denervando e quindi “silenziando” le afferenze nervose responsabili dell’innesco delle aritmie cardiache”.
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