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La tragedia di Torre Annunziata fa scattare l’allarme: in Italia una casa su sei è a rischio. Ipotesi certificazione statica nei contratti immobiliari

Prime ipotesi di prevenzione dopo la tragedia di Torre Annunziata

Dopo la tragedia di Torre Annunziata vengono i brividi a leggere certe statistiche. Come quella secondo cui in Italia una casa su sei è a rischio. Secondo quanto riferisce ‘La Repubblica‘, i brividi li condivide pure il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, da almeno due anni alle prese con quello che definisce “un problema culturale”. E per affrontarlo ora ha in serbo una sorpresa per la prossima legge di stabilità che entrerà in vigore nel prossimo anno: imporre la certificazione statica dell’edificio o dell’abitazione nei contratti di natura immobiliare.

“Com’è obbligatoria la certificazione energetica, nei contratti d’affitto o di compravendita lo sarà anche quella statica”, dice il ministro. Da vent’anni si cerca inutilmente di affrontare il problema dei rischi di un patrimonio immobiliare spesso fatiscente. Ma l’introduzione del cosiddetto libretto del fabbricato, un documento che certifichi lo stato di cose reale delle nostre case è stata sempre bloccata con la motivazione (ufficiale) dei costi.

“Una ragione che però da qualche tempo”, dice il ministro delle Infrastrutture, “è venuta meno. Il sisma bonus ora consente di fare le analisi delle condizioni statiche degli immobili con la possibilità di detrarre fiscalmente fino all’85 per cento della spesa sostenuta. Il beneficio, per giunta, si può godere praticamente in tutto il Paese, perché l’Italia intera è di fatto sismica, e c’è anche la possibilità di cedere a chi fa il lavoro il credito fiscale nei confronti dello Stato”. Le detrazioni del sisma bonus vengono mezzo miliardo l’anno.

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