Bilancio definitivo di otto vittime nel crollo della palazzina a Torre Annunziata
E’ di 8 vittime il bilancio che dovrebbe essere a questo punto definitivo del crollo della palazzina di Torre Annunziata (Napoli). Anche l’ultimo corpo senza vita, quello del piccolo Salvatore Guida, 8 anni, è stato individuato dai vigili del fuoco che hanno scavato tra le macerie tutta la notte. Sette i corpi invece già estratti. Con l’individuazione dell’ottava salma tutte le persone che mancavano all’appello dopo il crollo sono state trovate.
Mentre si estraggono i primi corpi dalle macerie partono interrogativi e polemiche, secondo le prime valutazioni dei tecnici non sono stati i treni a far cadere la palazzina.
Al Comune erano pervenute due Scia (segnalazione certificata di inizio attività) dice il sindaco Ascione per lavori di manutenzione ordinaria. Ma al primo piano – secondo l’ ex sindaco Giosuè Starita – in un appartamento vuoto i nuovi proprietari avevano avviato lavori di sostituzione del pavimento. “Mi pare probabile che una negligenza tecnica durante i lavori, come la manomissione di un putrella, possa aver compromesso la statica della palazzina. Si parla di manutenzione ordinaria, poi magari si faceva altro”. In un altro appartamento, pure attualmente vuoto, al secondo piano si svolgevano lavori classificati come manutenzione ordinaria. “Ma spesso – dice l’ex assessore Irlando – si parla di manutenzione ordinaria solo per sfuggire alla lentezza della burocrazia delle autorizzazioni”. La palazzina crollata, aveva le strutture portanti in tufo ed i solai in cemento armato. Ma l’attico ed alcuni varchi aperti negli anni nell’edificio – secondo Irlando – potrebbero aver avuto ripercussioni sulla statica. Il crollo è avvenuto in un angolo, nella parte retrostante della palazzina. Mentre la facciata, che guarda il mare, è rimasta intatta.
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