Costantino della Gherardesca su Gassman: l’intervista a ‘TV Sorrisi e Canzoni’
Costantino della Gherardesca: “Gassman? Vado avanti per la mia strada. Milly Carlucci mi piace soprattutti per un motivo”. Il giudice de ‘Il Cantante Mascherato’ parla delle sue esperienze televisive in una intervista a ‘TV Sorrisi e Canzoni’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
[…] Milly è sempre Milly.
«Persino una persona poco socievole come me prova dei sentimenti di amicizia in questo cinico mondo della televisione. Molti anni fa a un evento televisivo, quando ancora facevo delle cose di nicchia, vinsi un premio: c’era tutto il parterre dei colleghi della tv e nessuno mi applaudì eccetto Milly, che io allora non conoscevo».
E ora che la conosce?
«Mi piace perché ha una mente aperta, è moderna, più di quanto qualcuno possa credere. Poi io che sono una persona tranquilla, non dico pigra, con lei posso star sereno: Milly si occupa di ogni piccolo dettaglio e sono sicuro che tutto andrà bene».
In giuria lei è quello che…
«Quello convinto che dietro le maschere non ci siano tanti cantanti. Io credo che ci stiano sviando e turlupinando. Mi immagino pure che molti uomini cantino in falsetto per farci pensare che sono donne».
Sospettoso.
«Sono il più sospettoso, quello in assoluto che si appiglia ai più piccoli indizi».
Patty Pravo?
«È la più onirica, i suoi indizi sono spirituali. Io faccio una vita talmente monacale che vedere in giuria una delle italiane che si sono divertite di più nel Ventesimo secolo mi rallegra».
Flavio Insinna?
«Il più scaltro: conduce da anni programmi dove si indovinano parole a partire da indizi, è avvantaggiato».
Francesco Facchinetti?
«Il più entusiasta ed energetico».
Costantino della Gherardesca: “Gassman? Vado avanti per la mia strada”
Caterina Balivo?
«La più emozionata, almeno all’inizio. Personalmente spero che abbia il ruolo di prendere più “castronate” di me».
I suoi giudizi sui cantanti sono lapidari.
«Non mi piace quando le persone fanno lunghi preamboli nei miei programmi e qui applico la regola che impongo agli altri. Vado giù diretto».
Elegante e sobrio.
«A “Ballando” ero “multicolor”. Ora devo essere un giudice credibile, mi impegno sul serio a decodificare gli indizi».
Che dettagli guarda?
«La statura, le scarpe, le gambe, la dizione, l’accento per capire da quale parte d’Italia vengono. Sono convinto che sotto il Pappagallo si nasconda Alessandro Gassmann».
Gassmann ha scritto: «Il pappagallo di una trasmissione… Ahahah…?!!!».
«In ogni caso lui dovrebbe sviare. Chi sta sotto la maschera ha l’obbligo di riservatezza e non deve far capire. Io vado avanti per la mia strada».
[…] È più alieno a “Ballando con le stelle” o quando va ospite da Barbara d’Urso?
«Da Barbara, in mezzo a quei ragazzi giovani e belli, a quelle donne in minigonna e truccate, radicalmente diversi da me. Lì si accende la gioia di fare l’antropologo e il “voyeurista”. E la voglia di difendere Barbara dai moralisti».
[…] Le piacciono le storie di detective?
«Ho visto tutti i film di James Bond e adoro quelli tratti dai libri di John le Carré, il mio preferito è “La spia che venne dal freddo” con Richard Burton. Mi piacciono le storie di spionaggio dove si deve indovinare il colpevole».
E lo indovina spesso?
«Devo essere onesto: sono una persona intelligente, ma non furba, tendo a ragionare troppo».
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