Morgan e Celentano pronti a far rinascere la musica italiana: l’intervista rilasciata a ‘La Repubblica’
Morgan: “Io e Celentano pronti a far rinascere la musica italiana. Oggi solo banalità. Amadeus? Ecco la verità”. Intervista al vetriolo quella del cantautore rilasciata ai microfoni de ‘La Repubblica’, ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Non trova che in Italia ci sia una rivoluzione musicale in atto da qualche anno?
«Ma no, siamo sempre a livello imitativo, nulla di originale. Gli italiani non sanno scrivere canzoni intelligenti, fanno cose banalissime, su accordi di merda. Solo pochi, Battiato, Fossati, altri due o tre, sono andati oltre. Gli altri hanno lavorato su accordi comprati al supermercato».
Niente di interessante nelle nuove generazioni?
«C’è sempre qualcosa di interessante ma deve avere spazio per crescere, migliorare, evolvere. E questo spazio in Italia non c’è».
Eppure lei ha partecipato alle selezioni di AmaSanremo.
«Sì, ma nel ruolo del giudice non mi sono mai sentito a mio agio».
Cosa è successo tra lei e Amadeus? Perché non l’hanno presa a Sanremo?
«Semplice: mi ha chiesto di andare e poi non mi ha voluto. Non è che io avessi voglia di andarci ma Amadeus mi ha chiesto di partecipare alla gara, io ci ho pensato su e poi ho detto di sì. Avevo fatto AmaSanremo, ho anche rinunciato alla mia candidatura a sindaco di Milano, che era un’ idea divertente ma poteva diventare una cosa seria, perché sennò non avrei potuto partecipare.
Ho scritto le canzoni e gliele ho mandate e poi mi è stato fatto uno sgambetto, che non merito. Amadeus non solo non ha scelto la canzone ma ha pensato che sarebbe stato bello vedermi in giuria nell’ultima puntata del programma mentre ascoltavo lui che diceva che non aveva scelto me e aveva scelto Bugo. Un brutto tiro, che bisogno c’era? Da lui mi aspettavo cose diverse, mi aveva visto lavorare, se non gli piacevo bastava non chiedermi di partecipare».
Ce l’ha ancora con Bugo?
«No, è lui che ce l’ ha ancora con me. “Voglio la mia rivincita su Morgan” ha detto, ma non c’è nessuna rivincita. Se la gente lo conosce è per merito mio».
Niente Sanremo quest’anno, ma intanto ha mandato un messaggio a Celentano. Certo che un’edizione presentata da voi due
«Anni fa Sanremo lo guardavamo insieme, ci siamo visti il Sanremo della Clerici sul suo divano, mangiando le orecchiette preparate da Claudia. Commentandolo e ridendo ci dicevamo “dobbiamo presentarlo noi”. Tempo dopo l’ ho chiamato, lui stava iniziando a fare il suo cartone animato, aveva in casa trenta disegnatori coreani, mi disse che non aveva tempo e che se l’avessimo fatto io e lui sarebbe caduto il governo.
Allora gliel’ho richiesto, sarebbe una bella botta per quanto siamo belli! Abbiamo un grande feeling e se lo facessimo noi verrebbero tantissimi grandi artisti, Conte, Paoli, Fossati, Bennato, verrebbe anche Vasco, sarebbe la rinascita della musica italiana, una rinascita cultural e non un’ occasione che sprecano ogni anno».
E nel frattempo cosa fa?
«Ho tanti progetti, scrivo canzoni, come quella per Sanremo che ho pubblicato su Instagram. Faccio musica perché sono musicista. Cinque ore di musica sono nell’ audiolibro che è uscito da poco, L’ audiolibro di Morgan (io, l’ amore, la musica, gli stronzi e Dio). Ascoltandole si capisce cosa fa Morgan».
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