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Lamorgese: “Controlli Capodanno saranno inflessibili, guarderemo anche sui social”

Lamorgese annuncia controlli inflessibili a Capodanno, l’intervista a ‘Il Corriere della Sera’

Lamorgese: “Controlli Capodanno saranno inflessibili, guarderemo anche sui social”. La ministra dell’Interno parla della vigilanza delle restrizioni in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’. «Le discoteche aperte la scorsa estate hanno contribuito a moltiplicare i contagi da Covid-19. Non possiamo più permettercelo, per questo saremo inflessibili nei controlli e nelle sanzioni».

La linea della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese rimane rigorosa, ancor più per la notte di Capodanno«Abbiamo uno spiegamento di forze dell’ordine imponente e siamo molto concentrati anche sul monitoraggio della rete internet per impedire che si affittino case dove riunirsi non rispettando le regole e il distanziamento», ha detto.

«Se c’è un rischio lockdown a gennaio? Mi auguro proprio di no. Le chiusure territoriali differenziate rappresentano l’opzione per evitare di ripiombare in una chiusura totale dell’intero territorio nazionale» […] «Speriamo di lasciarci alle spalle un anno difficile, ma siamo tutti consapevoli che inizia una fase cruciale per dare una concreta prospettiva di ripresa alle famiglie e alle imprese che hanno subito i contraccolpi più pesanti nel 2020. È necessario dare risposte concrete lasciandoci alle spalle polemiche e inutili divisioni anche per ridare fiducia agli italiani e consolidare il quadro sociale».

Lamorgese: “Controlli Capodanno saranno inflessibili. Vaccini? Inaccettabili minacce no-vax”

«Al momento non ci sono particolari criticità anche se reputo inaccettabili le minacce di morte no-vax indirizzate all’infermiera dello Spallanzani che per prima è stata vaccinata in Italia. Episodi simili devono essere monitorati con attenzione e perseguiti con il massimo rigore. Ora che la campagna vaccinale entra nella fase operativa, al Dipartimento della pubblica sicurezza e ai prefetti spetta l’adozione dei piani per scortare i trasporti delle fiale e per vigilare sui presidi sanitari di destinazione. Ma possiamo fornire un ulteriore contributo: i 310 medici e i 250 infermieri della Direzione centrale di sanità possono essere utilizzati per vaccinare la popolazione, il personale delle forze di polizia e dei vigili del fuoco».

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