Ponte Morandi crollato per scarsa manutenzione assenza di controlli: depositata la perizia da parte dei 4 tecnici incaricati
Ponte Morandi crollato per scarsa manutenzione assenza di controlli: depositata perizia. Scarsa manutenzione e assenza di controlli, sarebbero le cause del crollo del ponte Morandi avvenuto il 14 agosto del 2018. Lo scrivono i quattro periti incaricati di individuare le cause del disastro, nelle 476 pagine depositate alla gip Angela Maria Nutini.
“Sono identificabili le carenze nei controlli e gli interventi di manutenzione che non sono stati eseguiti correttamente”, si legge nell’atto firmato dagli ingegneri Giampaolo Rosati, Massimo Losa, Renzo Valentini e Stefano Tubaro, e riportato da ‘Il Fatto quotidiano’. Si rafforza così la tesi dei pubblici ministeri Massimo Terrile e Walter Cotugno, secondo cui il collasso del ponte è da imputare a negligenze di Autostrade per l’Italia – la società concessionaria – mentre le difese puntano sull’esistenza di difetti strutturali nell’esecuzione dell’opera.
La perizia rappresenta la tappa fondamentale del secondo incidente probatorio disposto durante le indagini, che deve far luce, appunto, sulle cause del cedimento. Il primo incidente probatorio, concluso ad agosto 2019, aveva evidenziato uno stato diffuso di corrosione dei cavi d’acciaio degli stralli, i tiranti che collegavano la piattaforma stradale alla sommità della pila 9, quella crollata.
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