Elodie da superdonna a geisha, la cantante si racconta a ‘Io Donna’
Elodie: “Io superdonna diventata geisha per amore. Al mio compleanno ho pianto tutto il giorno”. La cantante si racconta rivelando alcuni cambiamenti del suo carattere in una intervista rilasciata a ‘Io Donna’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
[…] A 19 anni aveva tentato i provini per X Factor e Amici.
“Non era il mio treno. Non ero convinta di essere abbastanza brava, intuivo che non mi avrebbero preso. Ero acerba, “duale”: anarchica da una parte, dall’altra messa in difficoltà dalla tv… Vocalmente non ero pronta e, se emotività e vocalità non sono allineate, non esce niente di buono”.
Dopo i 20?
“Vari lavori (commessa a Roma ai magazzini M.A.S., barista in un ospedale, cubista – io, che mi ero così infuriata quando avevo scoperto che mia madre faceva la cubista!). A 22 mi sono tatuata una croce sul braccio. Significato? Oggi mi viene da sorridere: ognuno deve portare la croce propria. Avevo l’attitudine della crocerossina e mi caricavo di problemi più grandi di me: se avessi scalato la montagna mi sarei sentita potente, ovviamente era una scusa per non scalare la montagna che avevo dentro… A 23 anni ho cominciato a cantare in giro, come vocalist nelle discoteche, e ho tirato fuori il mio lato agguerrito. Mi sono ripresentata ai provini per Amici”.
Elodie: “Io superdonna diventata geisha per amore di Marracash”
2015, la svolta.
“Quel talent è stato formativo, una scuola vera. Ho cominciato a far ordine nella mia esistenza, a partire dagli orari: ero abituata ad andare a letto alle 10 del mattino e invece lì mi svegliavo alle 8. Con tanto tempo per pensare, hanno cominciato a uscire i miei traumi, tanta roba. Sono partita con difficoltà: osservavo gli altri sfrecciare e io faticavo ad alzarmi dal letto… E le regole? Le odio, non le seguivo neppure da piccola: le regole me le stabilivo io! A poco a poco ho preso velocità, sono “entrata dentro” riuscendo a mantenere la spontaneità. Che – credo – è il mio segreto: non mi sforzo di piacere. Mia madre mi ha sempre lasciato libera: essere poco seguiti dai genitori ti fa soffrire, però ti risparmia l’ansia di dover soddisfare gli investimenti capitalizzati su di te”.
[…] Una tigre, la definisce qualcuno.
“Mi atteggio a superdonna e poi ho un lato infantile e fragilissimo: non mi valuto mai all’altezza, mai abbastanza. Una parte che mi porterò sempre e che mi rende tenera, sennò forse sarei troppo presuntuosa… Qualche settimana fa sono stata ospite a X Factor ed ero emozionatissima: come cavolo sono riuscita ad arrivarci? mi chiedevo con stupore. Da altri punti di vista, comunque, so essere sicura di me”.
Per esempio?
“Il mio aspetto fisico lo uso al massimo, è come la copertina di un libro. Sbatto in faccia i look (ci lavoro parecchio) e tutti i centimetri di queste mie gambe. Però si vede che gli occhi sono di una ragazza un po’ spaventata”.
A maggio ha compiuto 30 anni. Come ha festeggiato?
“Ho pianto tutto il giorno, giuro! Sono capricciosa, innesco discussioni folli. Vorrei rimanere piccola e, al tempo stesso, diventare adulta… Qualcosa di me, in fondo, è morto, è un lutto: per essere una donna elegante alcune cose, alcune esplorazioni (dalla sessualità all’alcol) le devi parcheggiare. Prima mi capitava di “spingere”, mi sono persino operata alle corde vocali tre anni fa”.
Per quale problema?
“Disidratazione. Stai in giro, fai festa e non ti rendi conto che il tuo lavoro è più importante”.
Elodie: “Io superdonna diventata geisha per amore”
Quando è giù come si ricentra?
“In realtà non sto quasi mai giù-giù-giù… Mi rendo conto che si tratta di un momento e aspetto che passi, gli do il giusto valore, sono pragmatica: tanto domani mi devo sveglia’ ché ho da fa’… È un’attitudine naturale, immagino. Sono nata così. Ricordo che sin da piccola le cose brutte le guardavo, gli davo un nome, un senso, un ordine e non le subivo. Questo mi ha resa maniaca del controllo, pazienza: sono troppo legata alla vita per stare male, non ho voglia. Pure quando finiva una relazione passavo oltre in fretta. Oggi no, confesso: se io e Fabio (Marracash si chiama Fabio Bartolo Rizzo, ndr) ci lasciassimo, starei malissimo”.
Questo rapporto l’ha cambiata.
“Ha aumentato la mia aspirazione a essere migliore perché sia orgoglioso di me. L’amore aiuta, non c’è niente da fare: ti rende più leggero, più bello. Starei continuamente lì a prendermi cura di lui: sono geisha, realizzo le cose prima che mi vengano chieste. È una novità assoluta: ho sempre avuto l’urgenza di farmi rispettare a ogni costo, nelle precedenti relazioni alcune gentilezze non le concedevo per principio. Stavolta è l’opposto, sono molto innamorata e mi piace sentirmi innamorata: con le mie maledette manie di controllo avevo avuto timore di trovare solo uomini da gestire…”.
Cosa vi accomuna, oltre alla musica?
“Siamo estremamente diversi ma con similitudini profonde, come i posti dove siamo nati e cresciuti (Marracash, di origine siciliana, ha trascorso infanzia e adolescenza nella periferia milanese, ndr). Per il resto, lui è aria e io sono terra, lui è un artista e lavora di creatività, io sono più attaccata al “dovere”. Siamo buffi, affettuosissimi, ci ammazziamo di risate. Una bella intesa”.
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