Atalanta-Valencia bomba Covid, la Procura di Bergamo apre un’inchiesta
Atalanta-Valencia bomba Covid, Procura di Bergamo apre inchiesta: acquisiti nominativi dei tifosi presenti. Il match di Champions League, giocato a San Siro lo scorso 19 febbraio, è finito nell’inchiesta bergamasca sulle morti per Covid. Anche la gara di eccellenza Albino-Codogno del 9 febbraio.
La Procura di Bergamo, come spiegato al Tg3 da Maria Cristina Rota, ha acquisito l’elenco dei tifosi per ricostruire chi era allo stadio, a bordo di quali mezzi sono arrivati e da dove provenivano mettendo a confronto i dati con quanti casi ci sono stati nelle località da cui venivano i tifosi. Questo per valutare l’esistenza di altri focolai oltre a quello dell’ospedale di Alzano Lombardo.
Durante gli accertamenti, hanno spiegato i pm bergamaschi, l’Atalanta ha dimostrato “grande collaborazione”, fornendo informazioni sulla composizione di circa 40 pullman che hanno raggiunto lo stadio milanese da varie zone della provincia orobica. Altri accertamenti sono stati disposti dalla Procura di Bergamo sul flusso di persone in arrivo all’aeroporto di Orio al Serio che giungevano da numerosi Paesi esteri prima del lockdown.
Nei prossimi giorni sarà sentito a Bergamo l’epidemiologo trentino Stefano Merler, della fondazione Bruno Kessler di Trento che aveva realizzato la prima proiezione italiana dei dati cinesi sul Covid-19. “Scenari di diffusione di 2019-Ncov in Italia e impatto sul sistema sanitario nazionale” era il titolo della sua ricerca.
Con la sua testimonianza si vuole capire se sia stato aggiornato o meno il piano anti pandemico italiano mentre gli inquirenti bergamaschi sono in attesa di una risposta del Ministero degli Esteri riguardo la posizione di alcuni esperti dell’Oms, convocati nei giorni scorsi ma che non si sono presentati, opponendo l’immunità diplomatica.
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