Il gioielliere reagisce a tentativo di rapina e uccide uno dei banditi
Si chiama Daniele Ferretti il gioielliere che ha reagito a un tentativo di rapina nel suo negozio a Pisa. L’uomo, secondo una prima ricostruzione al vaglio delle forze dell’ordine, ha aperto il fuoco con la pistola che deteneva regolarmente, uccidendo uno dei due banditi, un uomo di 35-40 anni originario dell’Est Europa. Il complice è riuscito a fuggire ed è ricercato. L’allarme è scattato poco prima delle 20.
Insieme al gioielliere nel negozio c’era la moglie e Ferretti avrebbe aperto il fuoco proprio per difenderla. L’uomo avrebbe preso la sua pistola e intimato ai banditi di restare calmi e andarsene, ma per tutta risposta uno di loro avrebbe sparato verso la moglie senza colpirla, gesto che avrebbe fatto scattare la reazione. Nel negozio sono stati trovati tre bossoli e persone che abitano sopra la gioielleria (che ha sede in un palazzo di cinque piani) hanno riferito di aver udito almeno tre o quattro colpi.
“Il bandito che poi è riuscito a fuggire ha sparato e a quel punto Ferretti ha reagito sparando a sua volta e ferendo a morte un rapinatore colpendolo a un fianco”. Ha detto il sostituto procuratore, Paola Rizzo.
La gioielleria era già stata rapinata più volte in passato: l’ultimo tentativo l’anno scorso, mentre il 30 luglio 1999 i malviventi accoltellarono Ferretti facendolo finire in prognosi riservata. In tutta la zona è in corso una caccia all’uomo per trovare il bandito che è riuscito a fuggire.
I carabinieri ritengono che l’auta usata dai malviventi per raggiungere il negozio sia una Fiat Panda grigia metallizzata, risultata rubata. La macchina, targata Asti, sarà ora sottoposta ad analisi scientifiche per cercare di recuperare reperti utili all’identificazione del bandito rimasto ucciso e dei suoi complici.
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