Fabrizio Pregliasco sulla terza ondata e non solo, l’intervista a ‘Il Giornale’
Pregliasco: “Terza ondata? Arriverà. Forse Natale sereno, due segnali sono positivi. E sul lockdown…”. Il virologo dell’università degli Studi di Milano e direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi del capoluogo lombardo, parla della situazione contagi in un’intervista a ‘Il Giornale’.
Con l’arrivo del Natale, “il rischio è che la politica sia tentata di sdrammatizzare la situazione come successo in estate, per rilanciare l’economia. Questo non deve assolutamente succedere. Adesso bisogna organizzarsi per la terza ondata che arriverà a febbraio”.
Sul lockdown. “La misura più estrema sarebbe sicuramente in grado di fermare i contagi. Ma non ce la possiamo permettere. Sarebbe sicuramente una misura più opportuna dal punto di vista dell’efficacia, ma in questo momento sarebbe insostenibile per il nostro Paese […] Se non dovessero arrivare risultati in termini di riduzione della curva dei contagi le misure più dure non potranno essere posticipate ulteriormente”.
I medici però la chiusura totale la chiedono ora. Sono troppo ansiosi? “Assolutamente no Dal loro punto di vista solo un lockdown può far rientrare la curva dei contagi. Hanno ragione a chiedere questa misura, perché dal punto di vista sanitario è la più opportuna. Sono i medici a osservare la sofferenza quotidiana. Occorre però ponderare bene e cercare un equilibrio fra più elementi”.
Sulle zone colorate. “È stato più che altro un compromesso, una mediazione fra i bisogni sanitari e quelli economici e sociali. È necessario valutare la sostenibilità del sistema Paese rispetto a un lockdown che avrebbe più efficacia dal punto di vista epidemiologico ma che sarebbe difficile da gestire dal punto di vista sociale. La situazione non è affatto semplice, ma si cominciano a intravedere segnali positivi”.
Sui segnali positivi. “Il numero di casi giornalieri rispetto ai tamponi cresce un po’ meno. Inoltre stiamo assistendo a una piccola riduzione del Rt, l’indice di contagiosità. Adesso è fermo mediamente a 1,7, e questo al momento è un dato positivo. Ma bisogna aspettare ancora, perché il picco di ricoveri dovrebbe arrivare a fine novembre. Se sarà così, forse potremo passare un Natale leggermente più sereno. Un vero primo bilancio, dopo l’ultimo Dpcm, potrà essere fatto solo la prossima settimana”.
Seguici anche su Facebook. Clicca qui per diventare fan della nostra pagina
Leggi anche:
Congelatori vaccino anti-Covid: azienda di Avellino ‘salva’ l’Italia
Covid, Melania Rizzoli: “Cinesi mai ricoverati e mai visti in farmacia. C’è qualcosa che non va”
Aggiungi Commento