Sorrentino sui genitori morti nel sonno quando era solo un ragazzino, l’intervista a ‘La Repubblica’
Sorrentino: “Genitori morti nel sonno, io salvato da Maradona”. Il regista napoletano ambienta a pochi passi dalle scale Massimo Troisi i caroselli anni ‘ 80 dei tifosi del Napoli in festa per Maradona per il suo nuovo film “È stata la mano di Dio”.
Il Premio Oscar napoletano sceglie di tornare a girare nella sua città in un luogo simbolico per il cinema: le famose rampe di Chiaia su cui Massimo Troisi consola l’amico Lello Arena in “Scusate il ritardo”. Sorrentino e la sua troupe ieri mattina hanno girato in via Luca Da Penne e in via Schipa. Strade tinte d’azzurro, bandiere del Napoli sventolanti, tifosi in festa e auto d’epoca.
“Una grande bellezza davvero. All’improvviso ci siamo ritrovati negli anni ‘ 80 con un corteo di tifosi azzurri – spiega una passante rimasta a guardare il set da lontano incuriosita – È bellissimo che Paolo Sorrentino sia tornato a girare nella sua città un film così importante per lui” . È stato lo stesso regista napoletano a dichiarare all’inizio delle riprese del film Netflix, prodotto da Freemantle Media Italia, che si tratta di “un film intimo e personale che racconta un romanzo di formazione allegro e doloroso”.
Sorrentino: “Genitori morti nel sonno, io salvato da Maradona”
Il riferimento nel titolo è a Maradona che, come raccontato spesso da Paolo Sorrentino, gli ha salvato la vita. Il regista aveva chiesto molte volte al padre di andare a vedere il Napoli in trasferta. Ma quella volta che gli diede finalmente il permesso per vedere Empoli-Napoli, i genitori andarono a trascorrere il weekend nella casa di montagna e lì persero la vita per un tragico incidente domestico. Il portiere di uno degli stabili liberty che ha assistito al set in via Luca De Penne, racconta.
“Ho curiosato tanto, ma voglio lasciare il mistero su quello che vedremo al cinema. Voglio solo dire è che è stata una grande emozione vedere uno dei nostri più grandi registi viventi girare a pochi metri da dove girò Massimo Troisi. Quando Troisi fece “Scusate il ritardo” io ero già qui e ricordo tutto, anche la pioggia finta per la scena”. Sorrentino dopo Vico Equense porta il suo nuovo film nel salotto della città. Prossimi ciak alla Galleria Umberto I.
Per ricreare l’atmosfera anni ’80 le insegne delle vetrine saranno coperte. Secondo il cronoprogramma della polizia locale che presiederà le riprese tra qualche giorno l’occhio di Sorrentino si poserà anche su piazza del Plebiscito, dove sarà allestito un grande set di tremila metri quadrati. Previste anche scene notturne. Per riportare indietro le lancette agli anni ’80 al Plebiscito torneranno le auto (Fonte: La Repubblica).
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