Sintomi coronavirus: ecco quando scatta l’allarme nell’80% dei casi
Sintomi coronavirus, il campanello d’allarme (anche per asintomatici) è soprattutto uno nell’80% dei casi. Che il virus cambi forza o meno, che il paziente sia asintomatico o meno, quattro persone su 5 sono accomunate soprattutto da un sintomo: la perdita temporanea di olfatto. Il deficit olfattivo, infatti, si può presentare in assenza di febbre e tosse.
Quindi, va considerato tra i principali sintomi dell’infezione a livello globale, ma anche un ottimo modo per distinguere l’infezione da SARS-CoV-2 da altre malattie respiratorie come l’influenza. È quanto sostiene Rachel Batterham della University College London, autrice di uno studio pubblicato sulla rivista PLOS Medicine.
Si tratta di un lavoro interessante a conferma di quanto già visto in precedenti studi, spiega in un commento all’ANSA Anna D’Errico, esperta di olfatto presso la Goethe Universität di Francoforte:
“infatti, ci sono già diverse pubblicazioni e report che indicano perdita di gusto/olfatto senza altri sintomi come un buon predittore di Covid-19. È ormai un sintomo conclamato che si manifesta anche senza mal di gola, febbre e altri disturbi, perciò, visto che la perdita di olfatto repentina di per sé è un evento raro, nel contesto della pandemia le probabilità che se si perde l’olfatto sia covid sono alte”.
Gli esperti hanno eseguito il tampone diagnostico su 567 individui che avevano perso repentinamente l’olfatto: praticamente 4 su 5 di loro erano positivi al virus. Di questi, ben il 40% non presentava alcun altro sintomo dell’infezione, ma unicamente la perdita di olfatto.
È importante, conclude D’Errico, che venga raccomandato l’autoisolamento e l’esecuzione del tampone a soggetti che lamentino la perdita di olfatto, anche senza altri sintomi; e che non si faccia unicamente affidamento su disturbi come tosse o febbre per sospettare il covid, conclude Batterham.
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