Riccardo Bossi condannato dal Tribunale di Novara per truffa
Riccardo Bossi condannato per truffa: acquistava merce senza pagarla. Il 41enne figlio maggiore del senatur è stato condannato q otto mesi di reclusione. La pena, inflitta dal tribunale di Novara, è arrivata a margine di un processo che lo vedeva accusato di truffa.
Il figlio maggiore del «senatùr» è finito nei guai per aver acquistato merce costosa senza pagarla. I fatti risalgono al settembre 2014. Riccardo Bossi, che in quel periodo aveva rapporti con la darsena di Porto Santa Margherita a Caorle (Venezia), aveva ordinato due moto d’acqua dicendo di agire per conto della Carpenteria M.L. Metal di Castelletto Ticino, che ha magazzini a Oleggio.
Lì erano stati portati i mezzi (valore complessivo di circa 33 mila euro, mai recuperati), poi caricati su un furgone. Al fornitore era stato consegnato un assegno riferito a un conto estinto, intestato al coimputato Calogero Plantera, sessantenne la cui posizione è stata stralciata e sospesa perché irreperibile. Bossi ha respinto gli addebiti fino all’ultimo in aula, ma non è servito a evitare la condanna.
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