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Politica

Cacciari: “Zaia uomo giusto anche per il Sud. Salvini? Si è suicidato in un preciso momento”

Massimo Cacciari su Zaia, l’intervista a ‘Il Giornale’

Cacciari: “Zaia uomo giusto anche per il Sud. Salvini? Si è suicidato in un preciso momento”. Il filosofo ex sindaco di Venezia parla dell’exploit ottenuto dal Presidente della Regione Veneto alle ultime elezioni. Lo fa in una intervista rilasciata ai microfoni de ‘Il Giornale’, di cui vi proponiamo alcuni stralci.

Sul dualismo Salvini-Zaia. “La Lega si trova davanti ad una scelta, difficile. Salvini ha avuto un’intuizione brillante, ha capito che la Lega di Bossi era finita, che c’era un grande spazio per un partito di destra nazionale e lo ha coperto facendo leva soprattutto sui temi della sicurezza e dell’immigrazione”.

Intuizione giusta, se non fosse per una falla: “lo ha fatto in una chiave populista, lepenista, antieuropeista, del tutto in dissonanza con la base sociale di qualsiasi destra seria occidentale. Questa contraddizione doveva venire al pettine prima o poi. Se Salvini non si fosse suicidato l’estate scorsa e fosse rimasto al governo magari sarebbe rimasta sullo sfondo. Ma gli errori che ha fatto dopo l’hanno resa evidente. E quindi adesso in campo c’è l’opzione della leadership di Zaia”.

Cacciari: “Zaia uomo giusto anche per il Sud”

Sul possibile avvicendamento al vertice della Lega, Cacciari si dice dubbioso: “Zaia non farà mai l’errore di sfidare Salvini, non è mica Tosi, è molto più bravo. Sa che nella Lega il Veneto non deve mai mettersi contro la Lombardia. È la Lega in generale che deve prendere una decisione. Non potrà andare avanti così a lungo, lo dimostra la perdita catastrofica al sud, a favore di una «destra destra», quella della Meloni, che può giocare più agevolmente il ruolo della destra lepenista”.

Per il filosofo, la Lega ormai al Sud è alla deriva, “a meno che non sia la Lega di Zaia, ecco quella potrebbe parlare anche al Sud, proprio perché sarebbe una Lega borghese, che smette di fare casino sull’Europa, di guardare alla Russia di Putin, di usare l’immigrazione solo come propaganda, perché Zaia sa bene che l’immigrazione serve anche all’industria, è un fenomeno che va governato non demonizzato. Sarebbe una destra che cura gli interessi della destra, in Veneto ma anche al sud”, conclude.

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