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Maroni: “La vecchia Lega è tornata, ora battaglia per il Nord. Salvini? Mi ha salvato quando volevano farmi fuori”

L’ex ministro degli Interni, Roberto Maroni annuncia il ritorno della “vecchia Lega” a ‘Il Corriere della Sera’

Maroni: “La vecchia Lega è tornata, ora battaglia per il Nord. Salvini? Mi ha salvato quando volevano farmi fuori”. L’ex ministro annuncia il ritorno della Lega in una intervista rilasciata ai microfoni de ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni stralci.

Si parte dall’argomento elezioni, in modo particolare quelle che decideranno il sindaco di Varese. “Voglio che Varese torni a guida leghista. Non del centrodestra, leghista proprio. E non sottovaluto il sindaco Galimberti. Ma devo dire che mi ha fatto molto piacere il fatto che Salvini lunedì a Saronno abbia detto che il sindaco qui lo deciderà la sezione. È un ritorno alla vecchia Lega, quella in cui i militanti contavano. Erano loro a decidere, non la segreteria federale”.

Per Maroni la Lega si rimette sulle orme della Lega Nord. “Salvini? Io gli ho dato la mia disponibilità se non si troverà qualcuno di giovane e capace. E secondo me, qualcuno si può trovare. A Varese è nata la Lega e da Varese potrà ripartire la battaglia per il Nord, l’autonomia e il federalismo nata con Umberto Bossi”.

Maroni: “La vecchia Lega è tornata, ora battaglia per il Nord”

A proposito dello scontro con Bossi nel 2012, Maroni spiega che la lite non fu con l’ex leader del Carroccio, ma “con il cerchio magico. Io a lui voglio bene, tutto quello che ho fatto è stato grazie a lui, al suo genio e alla sua amicizia. Gli vorrò bene per sempre. Un leader politico deve avere la capacità di ascoltare anche chi lo critica. E lui, fino alla malattia, questa capacità l’ha sempre avuta”.

Il retroscena su Salvini “salvatore”. “Fu proprio Salvini a prendere le mie difese quando il cerchio magico cercò di buttarmi fuori, fu lui a preparare le contromosse. Senza Matteo, non so davvero come sarebbe andata. Anche per questo io ho sostenuto con forza la sua candidatura alla guida della Lega. Lui, poi, si è dimostrato assolutamente attivo ed efficace, ha scalato vette che io e Bossi vedevamo solo da lontano. Chiaro che nella sua posizione di oggi, lui sia non facile da raggiungere e dialogarci. E dunque, tutto bene”.

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