Blue Whale Challenge, la Polizia pubblica un vademecum per genitori e ragazzi.
Il Blue Whale Challenge è un gioco comparso su internet, un gioco perverso che ha persino spinto molte persone al suicidio.
Questo l’obiettivo voluto dall’ideatore della Blue Whale Challenge (“balena blu”, il cetaceo che per morire decide di spiaggiarsi), un gioco che consiste nel contattare, attraverso falsi profili sui social, giovani e giovanissimi per proporre loro una sfida che passa attraverso 50 prove, sempre più difficili e più pericolose fino all’ultima che richiederebbe di gettarsi dall’alto del palazzo più alto della città, filmando il tutto.
Il Blue Whale è una pratica che può suggestionare i ragazzi ed indurli progressivamente a compiere atti di autolesionismo, azioni pericolose (sporgersi da palazzi, cornicioni, finestre etc) sino ad arrivare al suicidio. Questa suggestione può essere operata dalla volontà di un adulto che aggancia via web e induce la vittima alla progressione nelle 50 tappe della pratica oppure da gruppi whatsapp o sui social nei quali i ragazzi si confrontano sulle varie tappe, si fomentano reciprocamente, si incitano a progredire nelle azioni pericolose previste dalla pratica, mantenendo gli adulti significativi ostinatamente all’oscuro.
Infatti la regola generale è quella di non dire nulla ai genitori e di inviare il materiale a testimonianza che le azioni sono state eseguite ad un curatore colui che, di volta in volta, impartisce le regole. Una volta accettato di partecipare, il giocatore non può tirarsi indietro per le minacce di ritorsione contro se stesso e i familiari.
Ovvio che vittime ideali di questi “inviti” a giocare, sono gli adolescenti, che spesso trascorrono molte ore al computer o sui tablet/telefonini con scarso controllo da parte dei genitori.
Le indagini giornalistiche portano in Russia, dove i casi di suicidi tra adolescenti protagonisti, loro malgrado, di questo gioco nato sui social hanno raggiunto numeri tanto elevati quanto incomprensibili (circa 160). Dalla Russia il gioco macabro ha raggiunto il Brasile, ma anche Francia e Inghilterra. In Italia, si registra il caso di un ragazzino suicida a Livorno che si è buttato da un grattacielo cittadino: il timore è che la Blue Whale sia arrivata anche nel nostro Paese.
La Polizia di Stato, tramite la sua pagina facebook “Una vita da social” lancia un vademecum per i genitori ed i ragazzi stessi.
Tra i consigli pratici per i genitori, è di grande importanza il dialogo con i ragazzi sui temi della sicurezza in rete, il prestare attenzione ai cambiamenti repentini di rendimento scolastico, socializzazione, ritmo sonno veglia: alcuni passi prevedono di autoinfliggersi ferite, di svegliarsi alle 4,20 del mattino per vedere video horror, ascoltare musica triste.
Se avete il sospetto che vostro figlio frequenti spazi web sulla Balena Blu-Blue Whale parlatene senza esprimere giudizi, senza drammatizzare né sminuire: può capitare che quello che agli adulti sembra “roba da ragazzi” per i ragazzi sia determinante. Se vostro figlio/a vi racconta che c’è un compagno/a che partecipa alla sfida Balena Blue-Blue-Whale, non esitate a comunicarlo ai genitori del ragazzo se avete un rapporto confidenziale, o alla scuola se non conoscete la famiglia; se non siete in grado di identificare con certezza il ragazzo/a in pericolo recatevi presso un ufficio di Polizia.
La Polizia di Stato, da anche preziosi consigli ai ragazzi stessi:
Nessuna sfida con uno sconosciuto può mettere in discussione il valore della tua vita: segnalate chi cerca di indurre a farvi del male, a compiere autolesionismo, ad uccidere animali, a rinunciare alla vita su www.commissariatodips.it; www.facebook.com/unavitadasocial/; www.facebook.com/commissariatodips/.
Ricorda che anche se ti sei lasciato convincere a compiere alcuni passi della pratica Blue Whale non sei obbligato a proseguire: parlane con qualcuno, chiedi aiuto, chi ti chiede ulteriori prove cerca solo di dimostrare che ha potere su di te.
Se conosci un coetaneo che dice di essere una balena Blu-blue whale parlane con un adulto: potrebbe essere vittima di una manipolazione psicologica e il tuo aiuto potrebbe farlo uscire dalla solitudine e dalla sofferenza.
Se qualcuno ti ha detto di essere un “curatore” per la sfida Blue Whales-Balena Blu sappi che potrebbe averlo proposto ad altri bambini e ragazzi: parlane con qualcuno di cui ti fidi e segnala subito chi cerca di manipolare e indurre dolore e sofferenza ai più piccoli.
Se sei stato aggiunto a gruppi whatsapp, Facebook, Istagram, Twitter o altri social che parlano delle azioni della Balena Blu-Blue Whale parlane con i tuoi genitori o segnalalo subito alla Polizia.
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