Ivana Lotito su Napoli e non solo, l’attrice pugliese si racconta tra vita privata e professionale in una intervista rilasciata a ‘Vanity Fair’
Ivana Lotito: “Con Napoli una connessione speciale. Azzurra? Mi riconoscono per un altro personaggio”. Da Angela di Cado dalle nubi, passando per diverse fiction di successo, tra cui Gomorra, dove interpreta il personaggio di Azzurra Avitabile, l’attrice pugliese arriva sul grande schermo con Rosa Pietra Stella, il suo primo vero ruolo da protagonista al cinema. Ne parla in una intervista rilasciata ai microfoni della rivista ‘Vanity Fair’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
[…] «Fin da bambina ho sempre voluto fare l’attrice e vivere da sola in una grande città, passeggiare per le vie del centro proprio come vedevo nei film. Nel mio paese, per quanto moderno, ho sempre sofferto un po’ i limiti della piccolezza geografica, spaziale. Il lavoro dell’attore, poi, non era contemplato: c’era qualche scuola di recitazione, ma se volevi intraprendere quella strada non potevi farlo lì. A quel tempo una mia carissima amica del ginnasio si era trasferita al liceo a Roma e la sua vita mi sembrava fantastica: la vedevo fare l’interrail e pensavo che i miei non me lo avrebbero mai permesso. La vedevo più evoluta di me, ed è anche per questo che mi ero detta che dopo la maturità ci avrei provato. Col senno di poi, sono contentissima di come sia andata».
Parlando di città, si può dire che Napoli l’abbia completamente adottata negli ultimi anni. Come ha lavorato per rendere il suo accento napoletano così credibile?
«Credo di avere una predisposizione naturale all’ascolto, un orecchio buono per i dialetti. Il napoletano lo riconosco come mio, mi appartiene. Mio marito è napoletano, quindi è un suono famigliare a casa nostra, senza contare che a Napoli ci sono andata sempre e sento una connessione speciale con quella città, che mi ha accolto professionalmente più di quanto non abbia fatto la Puglia: ho girato molto più in napoletano che in pugliese negli ultimi anni».
Ivana Lotito: “Napoli mi ha accolto professionalmente più della Puglia”
Questo le dispiace?
«No, perché quando c’è la possibilità di esplorare cose diverse dalla mia comfort zone sono molto felice. Sono contenta che mi chiamino ancora adesso per sostenere dei provini in napoletano: si vede che mi identificano con quel posto e che sono diventata credibile».
[…] Tornando a Napoli, è curioso che due donne che lei interpreta, Azzurra in Gomorra – La serie e Carmela in Sole Pietra Stella, abbiano in comune non solo una certa vicinanza alla criminalità, ma anche una certa connessione con il potere.
«Azzurra ha molte certezze ed è molto centrata: sa quello che vuole e come ottenerlo. Carmela, invece, è disconnessa, è rotta, il suo opposto. Azzurra è mamma e moglie con convinzione e consapevolezza, mentre Carmela vive nel mondo delle illusioni astratte, ha un vuoto dentro che cerca di colmare azzardando queste azioni assurde, questi piccoli lavoretti ad alto rischio: non sa quale sia il suo posto nel mondo. Azzurra sì».
Parliamo sempre di donne sullo schermo: quante volte le hanno cantato la canzone «Io come mi sveglio la mattina penso ad Angela»?
«Sempre. La settimana scorsa eravamo in un villaggio turistico e l’hanno messa in spiaggia perché mi avevano beccata. Magari la gente non è in grado di associare subito il tuo volto: Gomorra ha un grande successo, ma Cado dalle nubi lo hanno visto tutti, anche i bambini. La canzone di Angela se la ricordano tutti, è entrata nelle orecchie e nella testa delle persone in maniera indelebile, e pure io ci sono affezionata. Se Luca (Medici, ndr) mi richiamasse per un film, correrei. Ho molta stima di lui, è un grandissimo professionista che merita il successo che ha».
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