Paolo Bertolucci e Panatta, il compagno di doppio della storica vittoria azzurra in Coppa Davis in Cile nel 1976, in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’
Paolo Bertolucci: “Panatta? Donne impazzivano per quel gesto, l’ho salvato da un marito infuriato”. Il compagno di doppio della storica vittoria azzurra in Coppa Davis in Cile nel 1976, in una intervista rilasciata ai microfoni de ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Preferisce «Pasta Kid» o «Braccio d’oro»?
«Pasta Kid, mi ci riconosco di più. Me lo diede per provenienza e abitudini culinarie Bud Collins, del Boston Globe».
A Boston fece la più grande scorpacciata di aragoste. Riesce ancora a mangiarle?
«Eravamo ospiti con Adriano di Mr Kraft, cose buone dal mondo: aveva dato una festa in nostro onore e ne arrivarono camion pieni».
Cosa gli ha regalato per i 70 anni?
«Un pezzo sulla Gazzetta dello Sport. Molto meglio dei regali che mi fa lui».
Per esempio?
«Al mio matrimonio mi regalò un cavallo!».
Che bello!
«Per niente! Lo fece solo per farmi spendere soldi!».
La più grossa che le ha combinato?
«Lo salva che è una persona buona e con uno così non puoi restare arrabbiato. Ma abbiamo litigato un sacco di volte, dentro e fuori dal campo. Non saremmo potuti essere più diversi: lui di famiglia socialista, io liberale, lui giocava a sinistra, io a destra, lui non si dà mai pace, io sono un tipo tranquillo…».
Le spiace aver fatto una carriera alla sua ombra?
«Una volta alla Royal Albert Hall di Londra nel presentarci dissero che lui era one of the most handsom men in Europe, uno degli uomini più affascinanti d’Europa, e io ero the shorter, quello più basso. Ma nella coppia ero il regista che creava e preparava il piatto, lui il bel ragazzo che dava il colpo del ciuffo».
Ma non era la Veronica il colpo di Panatta?
«Tecnicamente. Ma il colpo del ciuffo era bestiale, le donne impazzivano. Lui prima di colpire la palla si spostava i capelli con la mano e loro gridavano: A-dri-a-no! Ma il colpo lo avevo preparato io!».
Lui dice che per vendicarsi gli ha messo il veto a Sky Sport, dove lei commenta il grande tennis.
«E io dico che lui chiede troppi soldi!».
Ha dovuto coprirlo spesso con le donne? Me ne dica almeno una!
«Eravamo in Spagna e durante una partita mi fa: “La vedi quella donna in tribuna? Stasera esce con me”. E io: “Vabbè adesso però cerchiamo di vincere”. La sera, come da manuale, la signora, sposata e con tre-quattro figlioli, lo raggiunse in albergo. Poiché dormivamo in camera insieme, dovetti cedergli la stanza e andai in quella accanto, comunicante. A un certo punto sentii bussare alla porta, era il marito: “Donde està mi mujer”? Ma che ne so, risposi. Adriano aveva sentito tutto e quando andò via fece entrare la moglie da me: bussò da lui e non c’era già più».
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