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Spettacolo

Elodie: “Lega? Non mi piace un aspetto. Vorrei gente migliore a rappresentarci. E sul femminismo…”

Elodie sulla Lega di Salvini e non solo, l’intervista a ‘Il Corriere della Sera’

Elodie: “Lega? Non mi piace un aspetto. Vorrei gente migliore a rappresentarci. E sul femminismo…”. La cantante non le manda a dire toccando l’argomento politico in una intervista rilasciata ai microfoni de ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Ha una squadra tutta femminile: perché questa scelta?
«Sono così orgogliosa di queste ragazze bravissime, una dj e due cantanti che non voglio siano solo coriste, ma protagoniste assieme a me. Mi piace lavorare con loro perché noi donne ci capiamo. Abbiamo bisogno, specie in questo periodo, di imparare a giocare in squadra come gli uomini fanno da sempre».

Fra donne, nella musica, c’è complicità?
«C’è, ma bisogna fare il primo passo perché siamo sempre sul chi va là, vittime di una competizione inutile. Dobbiamo conoscerci e fidarci reciprocamente e questo deve partire da noi».

Pensa ci siano poche artiste donne?
«Siamo troppo poche e facciamo fatica. Bisognerebbe anche lasciare spazio alle più giovani. Il pubblico ai concerti è per la maggior parte femminile, eppure non siamo nostre fan e i palchi sono governati dagli uomini. Serve un tifo vero, di sorellanza».

Sarebbe favorevole alle quote rosa nei festival?
«Mi piace l’idea che ci sia un 50 e 50, ma non mi piace la parola quota. Sembra che ci venga fatto un favore. Ma de che? Lavoriamo e siamo professioniste tanto quanto i maschi. C’è bisogno di normalizzare la nostra presenza, ma senza una terminologia».

Elodie: “Lega? Non mi piace come accalappiano voti”

Marco Masini ha commentato la sua magrezza e lei ha risposto per le rime.
«Non lascio passare niente e se vedo anche delle mini-ingiustizie non le tollero. Gli uomini sono interessanti anche quando hanno dei difetti, non capisco questa ricerca spasmodica di dover piacere che hanno le donne, la nostra grande paranoia. Ci sono cose più importanti. E la colpa è sempre anche un po’ nostra».

Come riuscire a non curarsi di presunti modelli di perfezione?
«È difficilissimo e anche io in qualche modo subisco i trend, ma prima di tutto penso che sono una donna intelligente, che non cambio per gli altri finché non sbaglio. Sono stata educata a essere libera, ma tutti i giorni devo combattere contro il pregiudizio».

In che modo?
«Discuto sempre, anche con gli ex. È capitato che soffrissero la determinazione, l’avere degli obiettivi, il guadagnare più di loro. Com’è possibile? Il mio successo non deve ledere la tua autostima, è un grave retaggio culturale. E le ragazze che verranno dopo non dovranno avere questo problema».

Dopo le accuse razziste a Sergio Sylvestre ha anche definito Matteo Salvini «un piccolo uomo».
«Quando hai un ruolo politico hai un megafono. E se offendi gratuitamente qualcuno scatenando odio ti assumi una grande responsabilità. Non mi piace come la Lega cerca di accalappiare voti. Vorrei avere dei veri punti di riferimento a rappresentarci».

Lei ha origini creole: in Italia c’è integrazione?
«Che sia stata a Lecce o nelle case popolari a Roma, ho sempre trovato una grande famiglia, gente che accoglie il diverso. Il Paese è meglio di chi lo rappresenta. Certo, c’è tanta ignoranza e sarebbe bello che chi ci governa la diminuisse, anziché far leva su quello».

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