Coronavirus, asintomatici con una caratteristica pericolosa
Coronavirus, asintomatici e quella caratteristica pericolosa: la scoperta. Uno studio pubblicato sulla rivista Jama Internal Medicine, condotto in Corea del Sud, ha dimostrato che gli asintomatici hanno la stessa carica virale (concentrazione di virus in naso e gola) e la mantengono a lungo al pari di pazienti che manifestano i sintomi del coronavirus.
In virtù di questo dettaglio non certo di poco conto, i pazienti che non presentano sintomi e che in alcuni casi non sanno nemmeno di aver contratto il virus, possono essere potenzialmente più pericolosi di chi invece, in presenza di sintomi, tende a curarsi. Confermate dunque le evidenze cliniche e i sospetti sollevati da molti medici, e cioè che una persona positiva ma senza sintomi può essere comunque capace di trasmettere il virus.
Coronavirus e asintomatici: lo studio
Lo studio è stato reso possibile dal fatto che in Corea del Sud sin dall’inizio di marzo è stata svolta una campagna massiccia di test per scovare tutti i casi di SARS-CoV-2. Gli esperti del Policlinico Universitario Soonchunhyang a Seul e Soonchunhyang University College of Medicine, hanno studiato un gruppo di positivi ed asintomatici, confrontandoli con dei pazienti, tutti seguiti per diverse settimane in un centro clinico sul territorio, eseguendo un totale di quasi 2000 test.
Gli asintomatici positivi presentavano la stessa concentrazione di virus in naso e gola di un positivo con sintomi. Inoltre la carica virale rimane alta a lungo nell’asintomatico, per un numero di giorni equiparabile a quello di un paziente. Lo studio è rilevante sia per l’ampiezza del campione di individui coinvolto e a lungo monitorato, sia perché i ricercatori hanno accuratamente distinto gli asintomatici dai pre-sintomatici.
Seguici anche su Facebook. Clicca qui per diventare fan della nostra pagina ufficiale
Leggi anche:
Lockdown al Sud: “Danno da 100 miliardi evitabile, ipotesi risarcimento reale soprattutto per un motivo”
Seconda ondata Coronavirus, il dossier segreto: 3 scenari e 5 soluzioni sull’ipotesi
Aggiungi Commento