“Fai come Amanda Knox”, l’imputato per l’omicidio di Mario Cerciello Rega, è stato intercettato con la madre in carcere durante un incontro
“Fai come Amanda Knox”, imputato omicidio Cerciello Rega intercettato con la madre in carcere. Elder Finnegan Lee, imputato per l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, è stato intercettato durante un incontro in carcere con la madre a cui il giovane confida di stare male.
La donna gli parla quindi di Amanda Knox. “Ha scritto un libro con un contratto di pubblicazione da quattro milioni di dollari”, spiega ricostruendo la vicenda, simile a quella del figlio, della studentessa americana. “La sua sopravvivenza è stata grazie alla scrittura di quel diario”.
Elder non conosce il caso Knox. “Aveva vissuto per un po’, a Perugia, era una studentessa americana che faceva uno scambio universitario, e aveva una coinquilina che era inglese, una ragazza. E poi era implicato un ragazzo, credo fosse italiano ma mi sembra fosse anche africano e dicono che erano tutti coinvolti in un una specie di gioco sessuale andato male, con un coltello, e la ragazza inglese era stata accoltellata”.
“È sopravvissuta grazie alla scrittura di quel diario e che lei abbia trovato qualcosa per se stessa quando ha dovuto affrontare tutto. E lei ha fatto così, ed è sopravvissuta. I carcerati italiani le strappavano gli appunti, gli altri carcerati, per invidia, e lei li riscriveva. Così quando è uscita aveva materiale per un libro”.
Elder torna poi a parlare dell’omicidio: “Non è stata colpa mia. La mia vita è stata tutta una sfortuna. A notte fonda, senza mostrare un distintivo, senza fare nulla per qualificarsi come poliziotto”, spiega alla madre secondo quanto ricostruito da Il Messaggero.
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