Jamie Lee Curtis sulla sua dipendenza e non solo, l’attrice statunitense si racconta tra passato e presente rivelando alcuni dettagli finora inediti
Il dramma di Jamie Lee Curtis: “Dipendenza? Ci ho messo 10 anni per uscirne. In Italia mio film sempre a Natale? Vi spiego”. L’attrice statunitense si racconta tra passato e presente rivelando alcuni dettagli finora inediti.
La pandemia e il relativo lockdown hanno chiuso i set cinematografici a Hollywood, l’attrice stava per iniziare le riprese del settimo e ultimo capitolo del famoso franchise del terrore iniziato nel 1978. Stiamo parlando di Halloween Ends. «Mia madre sarebbe orgogliosa. Non ho molti ricordi di lei quando era giovane, non parlavamo molto del suo o del mio lavoro, però ricordo i suoi incoraggiamenti quando ho girato il primo Halloween».
In una recente intervista rilasciata ai microfoni dell’edizione americana di Vanity Fair, l’attrice ha raccontato i suoi problemi con la dipendenza da farmaci: «Subii un piccolo intervento chirurgico e mi dettero degli antidolorifici, ne rimasi succube. Ne voglio parlare perché purtroppo non è un problema solo mio, ormai gli oppiacei rappresentano una vera e propria emergenza. Io ne sono uscita dopo dieci anni, quando mi sono accorta di aver toccato il fondo rubando farmaci dalla borsa di mia sorella. Ancora oggi frequento meeting di supporto».
Jamie Lee Curtis: “Dipendenza? Ci ho messo 10 anni per uscirne”
Una volta superato il problema, Jamie Lee Curtis ha sentito di nuovo il richiamo delle scene. Far ridere e fare paura sono due facce della stessa medaglia. A tal proposito spiega: «Ma forse è più facile far ridere. La saga di Halloween può essere faticosa, sia fisicamente sia psicologicamente».
Accade in Italia con il il film “Una poltrona per due” e accade anche in Usa. In pratica quando c’è Jamie Lee Curtis in tv, c’è una festività di mezzo. «Halloween, Ringraziamento e Natale… Ho sentito che ogni anno, durante le feste, in Italia torna in tv Una poltrona per due. Anche io lo adoro, è un film senza tempo, una di quelle sceneggiature perfette».
La nostalgia per il passato però non le appartiene. «Mi piace vivere il momento. Anche con me stessa ho un migliore rapporto oggi. Quando guardo i film che ho fatto a vent’ anni penso a questo: allora non sapevo di avere un bel corpo. Ora sì. Ora lo so, l’avevo. Avevo un corpo incredibile e non me ne rendevo conto».
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