Contagi Lombardia, arriva l’allarme dallo studio effettuato in base ad un modello matematico i cui dati sono stati sempre confermati in questi mesi
Contagi Lombardia, arriva l’allarme dallo studio: “Numeri troppo alti, rischio seconda ondata in Italia altissimo”. Il contagio in Italia da diverse settimane ha subito un considerevole calo in quasi tutte le Regioni. Quasi, appunto. Perché oltre al Lazio, che ha visto innalzarsi l’indice R0 ma che comunque ha focolai più o meno sotto controllo, in Lombardia le cose non stanno andando come dovrebbero andare in questa fase. Dai numeri che prontamente la nostra redazione pubblica ogni giorno, emerge un dato che preoccupa.
Ne parlano Andrea De Maria, Flavio Tonelli e Agostino Banchi ai microfoni del quotidiano ‘La Repubblica’. Il primo, professore associato di Malattie infettive all’Università di Genova. Il secondo, professore di Simulazione dei sistemi complessi nello stesso ateneo. Infine l’esperto di sviluppo di modelli software. Il team ha sviluppato un modello matematico capace di prevedere l’andamento futuro del contagio. Stiamo parlando di un modello matematico che in questi mesi di emergenza ha visto le proprie previsioni sempre giuste.
I numeri della Lombardia preoccupano. «Non è un allarme, ma chiediamo che venga innalzato il livello di attenzione: il virus circola ancora. Se ci si concentra sulla Lombardia e al Nordovest, si vede che rispetto alla discesa prevista dal nostro modello si assiste a un tendenziale aumento dei casi […] Se i casi sono così tanti ora che le temperature sono alte, cosa succederà in autunno quando il termometro scenderà sotto i 14 gradi? Il nostro modello matematico ha dimostrato di essere utile perché ci ha permesso di individuare il picco dei nuovi casi giornalieri in Italia (tra il 25 e il 27 marzo) con 20 giorni di anticipo», spiega Andrea De Maria a Repubblica.
Contagi Lombardia, l’allarme dal modello matematico
«Non solo», aggiunge Flavio Tonelli, sempre a Repubblica, «le elaborazioni ci dicevano che a fine giugno avremmo contabilizzato tra i 34.000 e i 36.000 decessi: oggi siamo a 34.600. Ora quegli stessi algoritmi ci dicono che se la situazione corrente dovesse mantenersi si potrebbe avere una estensione dei contagi, molti dei quali asintomatici o paucisintomatici, che aumenterebbe pericolosamente la base dell’infezione prima dell’autunno».
Gli italiani attualmente positivi sono oltre 21mila, con centinaia di nuovi casi ogni giorno, i due terzi dei quali in Lombardia. «In altri Paesi con numeri assai più bassi hanno richiuso quartieri e intere città: è il caso di Seul a fine maggio», sottolinea Tonelli. «D’altra parte la Corea del Sud, grazie al suo modo di affrontare la pandemia, ha avuto 20 volte meno i contagiati dell’Italia e 120 volte meno vittime».
Seguici anche su Facebook. Clicca qui per diventare fan della nostra pagina ufficiale
Leggi anche:
Coronavirus, Sud meno colpito per maggior rispetto del lockdown ma più impoverito: lo studio
Aggiungi Commento