Cina, Festival di Yulin al via da ieri nonostante le proteste
Cina, Festival di Yulin al via: macellati 10mila tra cani e gatti in 10 giorni. Una vera e propria strage di animali uccisi e torturati negli ultimi 10 giorni in vista del festival della carne di cane di Yulin, in Cina, giunto ormai al suo decimo anno.
Non è bastato aver dichiarato fuorilegge il commercio di animali selvatici, neppure quest’anno – nell’era della pandemia di coronavirus – il massacro si ferma. Cani e gatti, ammassati in gabbie, continuano ad essere tramortiti con bastonate sulla testa e bruciati o bolliti ancora vivi: è la denuncia degli attivisti di Humane Society International.
Il governo cinese aveva rimosso cani e gatti dalla lista del “bestiame” per inserire questi ultimi tra gli “animali da compagnia”, ma ciò non è bastato. La tradizione resta e sembra davvero difficile da fermare. E così a Yulin ora la vendita degli animali a 4 zampe si è spostata in periferia, concentrandosi nella zona di Nanchao. Risulta invece relativamente vuoto il noto mercato Dongkou, che è sempre stato l’epicentro dell’attivtà commerciale.
Secondo quanto dichiarato dall’associazione americana Humane Society International, sono in tutto 10 milioni i cani abbattuti ogni anno in Cina per la carne. E’ assai difficile che il commercio di Yulin cessi del tutto dall’oggi al domani, però dei segnali di cambiamento ci sono.
Ad esempio, le città di Shenzhen e Zhuhai sono state le prime a vietare la carne di cane. E l’aver dichiarato cani e gatti animali da compagnia potrebbe far sì che altre città seguano l’esempio.
Graphic Animal Abuse:
2020 Lychee and Dog Meat Festival began on
Sunday, June 21
and ends on
Tuesday, June 30 #YulinDogMeatFestival #YulinFestival #Yulin pic.twitter.com/S3VCQAfjkJ— UNN.TV (@UNNTV1) June 22, 2020
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