Smart working, un aspetto colpisce persone costrette a lavorare da casa durante il lockdown favorendo l’esaurimento nervoso
Smart working, un aspetto del lavoro da casa favorisce l’esaurimento nervoso. L’allarme arriva da un sondaggio fatto dall’ Institute of Employment Studies su 500 persone. Stando a quanto è emerso, le persone costrette a lavorare da casa durante il lockdown bevono più alcol, mangiano cibi meno sani e hanno problemi a dormire.
Più della metà degli intervistati dice di avere dolori, soprattutto al collo, alle spalle e alla schiena, che prima non aveva mai provato. Anche l’ esercizio fisico e la dieta stanno entrambi subendo uno stop significativo.
Oltre la metà dei lavoratori intervistati ammette di fare meno sport e un terzo che confessa di seguire un regime alimentare malsano. Dal sondaggio si evince inoltre che il 20% confessa di bere più alcool di quanto consumerebbe normalmente.
A preoccupare anche la mancanza di sonno e, soprattutto l’ aumento del rischio di esaurimento. La maggior parte degli intervistati, infatti, ha riferito di dormire meno a causa dell’ ansia. Un aspetto che incide più di tutti.
Inoltre, uno su tre ha affermato di sentirsi solo, mentre oltre un quinto è preoccupato per la sicurezza del lavoro. Infine, la metà degli intervistati sostiene di lavorare molto di più rispetto a prima e con orari irregolari. Una circostanza che non li rende felici dell’ attuale equilibrio tra lavoro e vita privata.
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