Home » Tozzi sull’ex moglie: “L’ho perdonata per tutto il male che ha fatto a me e nostro figlio”
Italia News

Tozzi sull’ex moglie: “L’ho perdonata per tutto il male che ha fatto a me e nostro figlio”

Il cantautore Umberto Tozzi sull’ex moglie Serafina Scialò, trovata morta nel suo appartamento lo scorso venerdì 17 gennaio

Tozzi sull’ex moglie: “L’ho perdonata per tutto il male che ha fatto a me e nostro figlio”. Come vi abbiamo raccontato ieri, la donna è stata trovata morta nel suo appartamento venerdì 17 gennaio, quando carabinieri e Vigili del fuoco sono entrati in casa della 63enne della quale non si avevano notizie dalle festività natalizie.

A lanciare l’ allarme, i colleghi di lavoro, dove la Scialò non si era più presentata dopo le ferie. A tal proposito, ‘Il Corriere della Sera’ ha contattato l’ ex compagno della donna, il cantante Umberto Tozzi che ha rilasciato alcune dichiarazioni sul decesso di quella che tutti credevano la moglie, ma in realtà, come rivela lo stesso Tozzi, i due non si erano mai sposati, pur avendo avuto una relazione negli anni 70 da cui è nato il figlio Nicola Armando.

Come riporta il quotidiano, il grande amore culminò con un finale drammatico nel 1984. “La Scialò, che viveva a Udine in via Dormisch, si rifiutò sistematicamente di far incontrare il padre e il figlio Nicola Armando come stabilito in sede di giudizio. Tozzi e il suo avvocato Maretta Scocca (moglie dell’ex presidente della Siae Giorgio Assumma), documentarono decine di viaggi a vuoto a Udine compiuti dal cantante suffragati da esposti e ricorsi. Tozzi confidava agli amici che la sua ex compagna aveva fatto una specie di lavaggio del cervello al figlio con una sistematica opera di demolizione della figura paterna”.

Oggi Tozzi non commenta, ma ricorda il passato ai microfoni de ‘Il Corriere della Sera’. «Non voglio commentare. Non intendo rilasciare interviste. L’ho perdonata per tutto il male che ha fatto a me e a nostro figlio […] Sono concentrato sul nuovo disco. Finalmente un album di canzoni nuove, dieci brani. In aprile torno in tour con Raf ancora per qualche mese. Poi ciascuno riprenderà la sua strada».

Poi aggiunge: «Voglio solo precisare che non mi sono mai sposato con la Scialò. Avrei potuto mandarla in galera per i soldi di cui si è appropriata. A suo tempo le avevo firmato due assegni in bianco per pagare dei fornitori. Lei li mandò all’incasso: uno era di 100 milioni, l’altro di 350 milioni di lire. Il giudice Mastrota, ricordo ancora il suo nome, era pronto a spedirla in galera con tre capi di imputazione fra cui truffa e appropriazione indebita. Ma anche se mi aveva lasciato sul lastrico io rinunciai all’azione penale: era la madre di mio figlio».

Seguici anche su Facebook. Clicca qui per diventare fan della nostra pagina ufficiale

Ultima ora:
Allo stadio con l’amante ma la telecamera svela il tradimento in diretta – VIDEO

Loading...
Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com