Giornalismo in lutto, è morto Giampaolo Pansa, storica firma che mise alla berlina i vizi della classe dirigente e altre inchieste
Giornalismo in lutto, è morto Giampaolo Pansa. Scrittore, polemista, commentatore, firma dei più importanti quotidiani italiani, dalla Stampa, dove ottenne il suo primo contratto giornalistico, nel 1961, al Giorno, dal Corriere della Sera a Repubblica (di cui è stato vicedirettore) al Messaggero, dall’Espresso a Epoca a Panorama,
Il collega è deceduto a Roma all’età di 84 anni. Ha raccontato con acume la società e la politica italiana, mettendo alla berlina i vizi della classe dirigente e soprattutto proponendo un punto di vista controcorrente, sempre in grado di stimolare il dibattito e la riflessione.
Basti pensare alle polemiche giornalistiche e storiografiche che hanno sempre accompagnato i suoi libri dedicati alla Resistenza. Come riporta ANSA, su tutti Il sangue dei vinti, il saggio del 2003 sui crimini dei partigiani compiuti dopo il 1945 che gli è costato l’accusa di revisionismo.
Suoi numerosi scoop, per esempio sullo scandalo Lockeed, ma anche espressioni entrate ella storia come la ‘Balena bianca’, cioè la Democrazia cristiana, o il ‘Bestiario’, titolo di una sua celeberrima rubrica.
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