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Spettacolo

Laura Valente racconta Tutto l’amore che conta davvero: “Ho voluto ricordare mio marito Mango”

Laura Valente, la moglie di Mango racconta com’è nata la raccolta Tutto l’amore che conta davvero

Dopo cinque anni dalla morte di Mango esce il cofanetto intitolato Tutto l’amore che conta davvero, una raccolta in quattro cd curata dalla moglie di Pino Mango, Laura Valente. Era il 7 dicembre del 2014 quando Pino Mango si sentì male durante un concerto a Policoro e dopo poche ore morì.

Laura Valente ha voluto fortemente questa raccolta di successi del marito. Come riporta La Repubblica, la Valente ha raccontato. “Era da tempo che cercavo di realizzare qualcosa per ricordare Pino”, dice Laura Valente, “ma non si era mai riuscito a fare nulla perché le case discografiche volevano che non fosse solo una raccolta ma che avesse anche almeno un brano inedito. Ma Pino non amava i lavori postumi, diceva che ogni artista doveva poter essere rappresentato dalla musica che aveva scelto di far ascoltare agli altri”.

La moglie di Mango ha dichiarato. “Un anno fa mi ha chiamato Alberto Salerno, che è stato il mio primo produttore mio e anche di Pino e abbiamo iniziato a ragionare sulla possibilità di organizzare un evento per celebrare Pino, quindi si spongo uniti a noi Roberto Razzini, poi Stefano Senardi, e abbiamo costituito una specie di ‘gruppo d’amore’, non lo chiamerei gruppo di lavoro, e abbiamo cominciato a sognare questo progetto a disegnare le strade per realizzarlo. Alla fine siamo riusciti, con l’aiuto di Luca De Gennaro, a organizzare una giornata alla Milano Music Week ed è nato questo cofanetto. Il cui titolo, Tutto l’amore che conta, ci è sembrato molto giusto, perché è stato un progetto nato soprattutto per amore, fatto da un gruppo di amici e professionisti che amano la musica di Pino”.

La raccolta racconta la personalità del grande artista. “Non è stato facilissimo, Pino ha un repertorio estremamente vasto, racchiuso in oltre venti album. Il primo cd si è sostanzialmente fatto da solo, è quello che raccoglie i grandi successi, le canzoni che non potevano non esserci in una raccolta come questa. Però mi piaceva l’idea di andare a pescare in tutta la produzione di Pino i tesori nascosti, quei brani che non avevano probabilmente le caratteristiche di essere dei singoli ma che lui amava molto, più liberi, meno legati alla fruibilità radiofonica. In questi brani si respira il suo talento a 360 gradi ma è stato difficile fare delle scelte, e ne sono rimasti fuori tantissimi. Poi c’è un cd dedicato agli incontri: le collaborazioni con altri non sono state tantissime… ci sono stati incontri importantissimi artisticamente e quelli ci sembrava il caso di valorizzarli, uniti anche con gli incontri del cuore, le canzoni degli altri che gli è piaciuto reinterpretare e reinventare”.

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