Nathaly Caldonazzo a Vieni da Me condotto da Caterina Balivo parla della fine della love story con Andrea Ippoliti dopo Temptation Island Vip
Nathaly Caldonazzo è stata ospite di Caterina Balivo a Vieni da Me dove ha ripercorso i duri momenti attraversati con andrea Ippoliti dopo Temptation Island . Un reality che ha segnato molto l’attrice che ha visto sgretolare la sua storia d’amore con Andrea ippoliti.
“Pentita? Non potevo fare altro, è stata la delusione più grande di tutta la mia vita. Ho provato una sensazione da film horror. Sono stata malissimo, era una storia alla quale credevo tantissimo. Ho rinunciato al 90% di me stessa per farlo andare bene, poi mi sono ritrovata una realtà scioccante”. Ha raccontato la Caldonazzo. Ippoliti durante il reality aveva perso la testa per la tentatrice Zoe al punto da mostrasi in atteggiamenti intimi con quest’ultima, ben sapendo che Nathaly poteva vederlo.
“Un amore può anche finire, ma non lo fai in quel modo, urlandomi addosso e dandomi colpe che non ho. La cosa che mi ha ferito di più è sapere che i due hanno continuato a vedersi”. Moltissime sono state le polemiche seguite alla fine del reality Mediaset. Ippoliti non è mai voluto tornare indietro nella sua decisione di mostrarsi con la ventenne Zoe. I de si sono frequentati poi per qualche mese fino alla rottura avvenuta per decisione della ragazza qualche settimana fa. Anche l’ex moglie di Ippoliti era intervenuta più volte nella querelle accusando l’uomo di aver lasciato lei ed i figli, senza spiegazioni, anni prima, per frequentare la Caldonazzo che ha concluso dicendo. “Quando una persona muore dentro di me è finita. Penso di meritarmi di più”.
Un altro grande amore dell’attrice è stato Massimo Troisi, di cui ha raccontato. “Il cardiologo disse che andava operato, dovevo solo decidere dove. Gli dissero che aveva il cuore di un 70enne e doveva sostituire una valvola”. E sulle recenti dichiarazioni del nipote di Troisi, Stefano Veneruso, che ha attaccato l’attrice accusandola di raccontare la sua storia solo per farsi pubblicità, ha concluso. “Io e Massimo siamo rimasti un mese e mezzo in ospedale a Houston. Era più vicino alla morte che ad altro. Io chiamavo la sua famiglia chiedendo sostegno perché ero sola dall’altra parte del mondo. C’era chi non aveva il passaporto, chi aveva paura dell’aereo… Quindi dov’erano?”.
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