Attenzione al resto: monete thailandesi al posto dei 2 euro
Stessa forma, stesso peso, valore diverso
A volte ritornano. Così come la prima raccolta di racconti di Stephen King, anche le monete che assomigliano ad altre, vengono ciclicamente immesse in circolazione. Difficile pensare ad un errore; più probabile che si tratti di una vera e propria partita messa in circolo da un gruppo organizzato. I Baht thailandesi erano comparsi per la prima volta nel 2014, poi due anni dopo e oggi ce ne sarebbero talmente tanti da preoccupare i commercianti della Capitale.
Il Baht e l’Euro – La moneta thailandese è molto simile ai nostri 2 euro: il peso, di otto grammi e mezzo per entrambe, riesce ad ingannare perfino i distributori automatici. L’ingente quantitativo di “cloni” avrebbe fatto scattare l’allarme tra i commercianti, specialmente tabaccai che difficilmente possono supervisionare i distributori notturni. La moneta in questione vale circa 25 centesimi di euro, otto volte meno della “gemella” europea, quindi attenzione a controllare sempre i resti.
Monete simili – Se qualche anno fa veniva utilizzato lo stesso stratagemma con le monete da cinquecento lire oggi è più difficile reperire il vecchio conio. Per questo è stato sostituito dal Baht che, come detto, fece la sua prima comparsa in Campania e in Sardegna, per poi “emigrare” in Spagna e far ritorno in Italia
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