Dalle vetrine allo smartphone: il 51% della popolazione è “ossessionato” dal proprio aspetto fisico
Specchio, specchio delle mie brame, chi è il più bello del reame? Gli italiani! A dirlo è uno studio promosso da Esthelogue, in occasione della fiera internazionale Cosmoprof Worldwide Bologna 2017, e condotto con metodologia Woa (Web Opinion Analysis) su circa 4mila e 500 italiani – uomini e donne tra i 18 e i 55 anni – attraverso un monitoraggio sui principali social network, community, blog e forum specializzati, per capire qual è il rapporto tra gli italiani e il loro corpo. Il risultato? Gli italiani sono un popolo di narcisi, altro che santi, poeti e navigatori. Secondo i dati: uno su 2 si guarda almeno fino a 10 volte al giorno allo specchio per analizzare difetti fisici e look.
Il 51% della popolazione ossessionato dall’aspetto – Dallo specchio in bagno al riflesso sulle vetrine passando per la fotocamera dello smartphone, il 51% della popolazione è ‘ossessionato’ dal proprio aspetto fisico. Ma attenzione, secondo la ricerca, solo il 24% degli italiani sarebbe soddisfatto del proprio fisico. Cosa fa più paura? Rughe (32%), occhiaie (24%), punti neri (18%) e piccoli brufoli (15%), ma il terrore corre sui fianchi e non solo. È l’accumulo di grasso, vero e proprio incubo del 68% degli uomini, che battono a sorpresa le donne (64%).
Gli uomini più narcisi delle donne – Se per migliorare il look intervengono riviste (22%), siti web (23%) e video tutorial (45%), sono sempre più gli investimenti in tempo e denaro, come ammette il 69% tra uomini e donne, per i trattamenti estetici, come il ricorso al laser per rimodellare la silhouette. I più narcisi? A sorpresa gli uomini battono le donne: il 62% dei maschi, contro il 58% delle donne, cede più spesso al desiderio di ispezionare la propria immagine. L’estetica resta dunque l’ambito principale che interessa agli italiani, sia perché balza immediatamente all’occhio (46%) sia soprattutto perché è il fattore che più di ogni altri può condizionare autostima (55%), umore (52%) e sicurezza (48%).
I comportamenti compensatori – “L’aspetto estetico può incidere sul nostro benessere psicofisico e sul modo in cui ci rapportiamo con l’esterno – spiega Paola Vinciguerra, psicoterapeuta e presidente Eurodap – In alcuni casi il disagio psicologico ci può portare a mettere in atto dei comportamenti compensatori al fine di colmare carenze affettive, umore altalenante, bassa autostima, conflitti interni. Generalmente, questi comportamenti si esplicano in abitudini alimentari non salutari, abuso di alcol, tabagismo, e quindi nella svalutazione di sé. Questo comporta delle ripercussioni a livello corporeo attraverso l’insorgenza degli inestetismi sia per gli uomini che per le donne”.
Aggiungi Commento